Genova. Dopo il crollo di ponte Morandi in Valpolcevera ci sarà un altro viadotto autostradale strallato. Lo ha confermato oggi l’amministratore delegato di Aspi Roberto Tomasi a margine della firma per il protocollo d’intesa per la Gronda: si tratta proprio del futuro viadotto che attraverserà il torrente per collegare la “bretella” della A10 al casello di Genova Bolzaneto.
Il nuovo viadotto, ha confermato Tomasi, “terrà conto della soluzione di allora“, cioè quella del progetto originale. “Gli strallati di oggi – ha motivato la scelta il manager di Autostrade – sono ponti molto più evoluti rispetto al Morandi che aveva solo uno strallo primario e anche l’unico che poteva reggere. Sui nuovi ponti è stata completamente rivista la strategia progettuale, con più stralli che concorrono. Anche se ci fosse un problema su uno strallo non capiterebbe nulla al viadotto“.
Il futuro viadotto sul Polcevera – il nome previsto era “viadotto Genova” – sarà lungo 780 metri (quasi 300 metri in meno del nuovo ponte Genova San Giorgio più a valle) e sorgerà nei pressi dell’attuale casello. Il progetto originario prevede tre piloni centrali e una serie di tiranti che sorreggeranno l’impalcato. Il ponte sarà inserito tra due gallerie: chi imbocca la Gronda a Vesima potrà scegliere se proseguire in direzione Milano, dove troverà l’uscita di Bolzaneto, o se percorrere il nuovo tratto di A7 che condurrà sia a Genova Est sia a Genova Ovest.
Nel progetto della Gronda è prevista la realizzazione di 16 nuovi ponti e viadotti (tra cui quelli particolarmente vistosi sulle valli Cerusa, Leira e Varenna) e lavori di ampliamento o adeguamento di 21 viadotti esistenti.