Genova. No a un progetto pensato solo per favorire le compagnie croceristiche e un certo tipo di turismo. Questo il senso del sit-in andato in scena questa mattina davanti alla Stazione Marittima di Genova e organizzato dal comitato “Con i piedi per terra” contro il progetto di funivia che collegherà Principe con forte Begato sorvolando il quartiere del Lagaccio ma passando davanti anche a quelli di Oregina e San Teodoro.
La manifestazione ha voluto sottolineare uno dei punti critici del progetto che, come denuncia da tempo il comitato, “è pensato unicamente nell’interesse delle compagnie da crociera mentre è del tutto inutile per la cittadinanza, dannoso per gli abitanti delle zone attraversate dalla funivia e pericoloso per l’ambiente”.
“Con il flash mob abbiamo voluto simboleggiare come la funivia passi letteralmente sopra le persone sdraiate a terra, mettendo in luce come l’amministrazione comunale considera gli abitanti del Lagaccio: ostacoli da scavalcare!”, continuano gli attivisti.
“La costruzione della funivia non tiene conto delle vere esigenze del quartiere che, anziché essere coinvolto in un’azione di vero rilancio, viene letteralmente sorvolato! In altre città come Torino o Milano, che tanto piace al Sindaco Bucci, un quartiere con le potenzialità del Lagaccio (vicinanza al centro, un parco urbano che a breve verrà inaugurato, un vivace tessuto sociale e associativo e affitti ancora bassi) sarebbe valorizzato come luogo di incontro e di vita per giovani e studenti che
tanto spesso di dice di voler attrarre”, denunciano da “Con i piedi per terra”.
“La mancanza di volontà di dialogo e di interesse del Comune sono dimostrati anche dal fatto che a più di tre mesi dall’aggiudicazione della gara d’appalto né il sindaco Bucci né l’assessore Piciocchi abbiano avuto il coraggio di organizzare un incontro pubblico per illustrare il progetto all’interno del quartiere, nonostante le continue dichiarazioni sulla volontà di un confronto con la cittadinanza”, prosegue la protesta.
“A chi etichetta “Con i piedi per terra” come l’ennesimo comitato del NO – prosegue un portavoce – noi ribadiamo che il no che esprimiamo non è un rifiuto cieco, arroccato nella difesa del proprio angolo privato ma, al contrario, è la manifestazione di un’esigenza sentita dagli abitanti che vuole il benessere e la salute delle persone al primo posto”.
Diversi i motivi di preoccupazione per il comitato: “Intanto la funivia sorvolerà un quartiere con la densità abitativa tra le più alte di Genova inserendo i piloni all’interno di un contesto fortemente urbanizzato. Le cabine sorvoleranno le abitazioni e l’arteria principale del Lagaccio, impattando sia visivamente che acusticamente. Inoltre nessuno specifico studio è stato fatto sulla sicurezza dell’impianto: se dovesse cadere anche un semplice bullone, dall’altezza di 70-80 metri, possiamo immaginare i danni che potrebbe fare a oggetti e, ancora più gravemente alle persone”, dicono.
E poi i costi dell’opera, inizialmente preventivati in circa 25 milioni, e aumentati, a circa 38 milioni. “L’aumento dei costi riduce sempre di più la cifra destinata alla riqualificazione del Parco delle Mura e dei Forti, il vero obiettivo per il quale sono stati assegnati i fondi del PNRR. Inoltre non si conoscono i costi di manutenzione né chi li sosterrà – conclude il comitato Con i piedi per terra – nlla relazione tecnica (documentazione ufficiale del bando di gara) si ipotizzava un flusso di 2000 persone l’ora, un dato così chiaramente sovradimensionato da apparire surreale. Questa affluenza è stata poi ridotta ad almeno 800, contraddizione rispetto alla cifra iniziale che getta ulteriori dubbi sulla serietà degli studi iniziali e sui piani di rientro dell’investimento”.