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Fegino assediata dai cantieri, la protesta dei residenti: “Dimenticati dalle istituzioni”

Residenti in piazza per chiedere l'intervento di tutela del comune: "Allargare il tavolo Pris"

Genova.”Cantieri sempre aperti, esplosioni, trivellamenti, rumori, polvere, vibrazioni e traffico pesante. Questa è la nostra vita da anni, ma le istituzioni ci hanno abbandonato, non ne possiamo più“. Questo il grido disperato dei residenti di Fegino e Borzoli, che ieri sera hanno organizzato un presidio di protesta per chiedere ascolto da parte del Comune di Genova.

La manifestazione è andata in scena in via Ferri, quella stessa via Ferri da tempo assediata dai cantieri di Terzo Valico e Nodo Ferroviario, e che di fatto “è un cantiere anch’essa, con un via vai continuo di mezzi pesanti”. Una situazione che va avanti da anni, e che ha reso impossibile la vita a chi in questi posti vive o lavora; la goccia che ha fatto traboccare il vaso sono state le ‘volate’ che in questi giorni si sono intensificate: per procedere con gli scavi, infatti, si usa la dinamite “Ma il preavviso, quando viene condiviso con la popolazione, è sempre troppo stretto, e quando lavorano di notte noi non possiamo dormire”.

Vista questa situazione i residenti di Fegino chiedono di essere ascoltati dalle istituzioni: “E’ stato aperto un tavolo Pris per questi cantieri, ma molti condominii sono rimasti esclusi – ci spiega Antonella Marras, rappresentante dei comitati di quartiere ed ex candidata sindaco per ‘La Sinistra Insieme’ – chiediamo che questo venga allargato per includere tutte le persone che sono interferite da questi grandi cantieri“.

La paura è che nei prossimi mesi la situazione possa ancora peggiorare: “Da dicembre ci è stato comunicato che i cantieri saranno intensificati – spiega Marras – ma per chi vive qua sarà un ulteriore peggioramento della situazione”. Un peggioramento momentaneo? “No, assolutamente. Questi cantieri stanno di fatto modificando profondamente questo quartiere. Sono previsti degli espropri e delle servitù. Chi resterà si troverà a vivere in un quartiere desertificato“.

Sul fronte politico, l’opposizione chiede alla giunta di ascoltare i residenti e mettere in atto tutte le strategie possibili per risarcire e tutelare i cittadini. “Serve chiarezza – spiega la consigliera del Partito Democratico Cristina Lodi – e serve con urgenza. Sono mesi che chiediamo una commissione ad hoc sui cantieri di Fegino, ma non è stata mai convocata. Fegino è stata dimenticato dal Comune e le piccole mitigazioni che sono state concesse sono arrivate solo grazie alla mobilitazione dei cittadini. Alla prossima seduta del Consiglio comunale presenterò un’interrogazione urgente sul tema”.

Ma i residenti rilanciano: “Il quartiere ha anche bisogno di una profonda riqualificazione – spiega Marras – riqualificazione che deve arrivare attraverso un percorso partecipativo: abbiamo villa Parodi, una struttura del XVIII secolo che diventerebbe un gioiello, abbiamo necessità di spazi verdi, e perchè no, di una fermato del treno sulla tratta urbana per servire questa zona della città in cui sono presenti tantissime attività commerciali e industriali”.

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