Genova. Nonostante ci abbia salutato con alcune giornate di pioggia, l’autunno appena terminato è stato uno dei più asciutti degli ultimi anni, con precipitazioni non in linea con le aspettative stagionali e temperature più alte della media storica. Una situazione che in Liguria ha colpito soprattutto Genova e che ha come riflesso la mancata raccolta d’acqua negli invasi genovesi, ad oggi ancora profondamente ‘feriti’ dal lungo periodo siccitoso della scorsa estate: a mancare dai nostri laghi sono circa 9 milioni di metri cubi d’acqua rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, segno che l’anomalia meteorologica continua.
I dati forniti a Genova24 da Iren sono eloquenti: al 21 dicembre, infatti, nei laghi che forniscono la riserva d’acqua per la nostra città erano presenti 21,5 milioni di metri cubi d’acqua, esattamente 9,4 milioni di metri cubi in meno rispetto ai 30,8 registrati lo stesso giorno del 2021. Un ammanco che per questa stagione è il più ‘largo’ degli ultimi anni: nel 2017, considerato anno siccitoso e quindi paragonabile, ad inizio inverno i laghi avevano 22,6 milioni di metri cubi.
Una situazione che ovviamente ad oggi non rappresenta un problema, e che secondo gli esperti è in miglioramento anche grazie alle piogge di questi giorni, ma che, guardando alla prossima estate, potrebbe destare una qualche preoccupazione: se, infatti, la scorsa stagione calda aveva potuto beneficiare di una riserva d’acqua molto cospicua, cosa che ci aveva permesso di tamponare una primavera poco generosa e un’estate torrida, quest’anno l’autunno ha ‘fallito’ nel suo atteso compito di fare il pieno di acqua.
A patire maggiormente questa situazione il lago del Brugneto, vero scrigno blu della nostra città, che ad oggi ha in pancia 11,9 milioni di metri cubi d’acqua, rispetto ad una capacità di oltre 25. L’anno scorso, stesso giorno, i milioni di metri cubi erano 19,4. Quasi il doppio. Magro anche il Val Noci, che come Genova24 ha raccontato nei mesi scorsi, è l’invaso che ha sentito maggiormente la siccità: oggi conta 779mila metri cubi d’acqua, contro i 2,2 milioni del 2021. Nl 2017, avevano rispettivamente 14 milioni e 1,2 milioni.
Un autunno poco piovoso, dicevamo. Su Genova, prendendo come riferimento la stazione di rilevamento della sede di Arpal, in pieno centro, sommando settembre, ottobre e novembre, la cumulata arriva a 269,6 millimetri, contro i 445,2 del 2021. Il solo mese di novembre dello scorso anno ha fatto registrare 227 millimetri, contro i 155,6 di quest’anno. Particolarmente basso il dato di ottobre, che ha totalizzato 26 millimetri di piogge, praticamente cento in meno rispetto all’anno precedente. Peggio soltanto nel 2017, quando i tre mesi avevano fatto registrare nella stessa stazione solo 138 millimetri, con un ottobre praticamente asciutto.
Insomma, visto che la scorsa estate è stata chiusa con un allarme solo sfiorato per quanto riguarda la siccità, le aspettative di pioggia di questo autunno non sono state rispettate. La speranza è quella di poter aver un inverno, e poi una primavera, più generosi dal punto di vista delle precipitazioni. Se così non fosse potremmo arrivare alle porte dell’estate con i litri contati.