Il caso

Bocciato in quinta e poi all’esame di maturità, studente del liceo Pertini vince due volte al Tar

Promosso con 61/100, poi la commissione ha ritoccato il punteggio: ma i giudici gli hanno dato ragione ancora una volta

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Genova. Prima è riuscito a farsi ammettere all’esame maturità nonostante il giudizio negativo espresso dai suoi professori. Poi, bocciato anche dalla commissione d’esame, ha avuto ragione una seconda volta davanti dalla magistratura amministrativa, ottenendo infine la promozione. Protagonista uno studente del liceo Pertini che ha vinto due ricorsi consecutivi al Tar della Liguria.

Il ragazzo, iscritto al corso di scienze umane dell’istituto genovese, non era stato ammesso all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione. Con decreto presidenziale, però, aveva ottenuto di sostenerlo “con riserva” ed era risultato promosso con un voto complessivo di 61/100. Sul caso si è quindi pronunciato il Tar dichiarando “la cessazione della materia del contendere”.

Così non la pensava tuttavia la commissione d’esame che, con un verbale dello scorso 31 agosto, aveva annullato d’ufficio l’assegnazione di 7 crediti per l’ultimo anno scolastico in quanto il ragazzo era stato bocciato. In questo modo il punteggio è sceso e lo studente si è ritrovato “bocciato” per la seconda volta.

Da qui il secondo ricorso al Tar in cui i giudici hanno dato ragione al ragazzo perché, come richiamato nella precedente sentenza, “il giudizio della commissione d’esame supera e assorbe il precedente giudizio negativo d’inidoneità formulato dal consiglio di classe” e questo “comporta logicamente l’attribuzione del diritto del livello minimo di crediti previsto per il quinto anno di studio, pari a 7 punti”.

Il ricorrente  è dunque a tutti gli effetti diplomato “e può proseguire i propri studi all’università”, precisa il Tar, mentre il ministero dell’Istruzione è stato condannato a pagare 3mila euro di spese processuali oltre agli oneri di legge.

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