Pentastellati

Bilancio comunale, M5S: “Giudizio negativo, aumentano sporcizia, disoccupazione e diseguaglianze”

"Il sindaco in aula ha detto che i genovesi oggi sono più ricchi e allora lo dimostri, dando la parola ai cittadini"

Generica

Genova. “Aumentano multe, Tari, insicurezza, sporcizia, disoccupazione, diseguaglianze, supermercati. E si moltiplicano i progetti inutili, imposti dal Sindaco alla cittadinanza senza un percorso di condivisione, come ben dimostrano sia la Funivia dei Forti, sia lo Skymetro, sia il trasloco dei depositi costieri a Sampierdarena, sia la pervicace volontà di costruire un secondo forno crematorio a Staglieno, con rischi noti (e ripetiamo: noti!) per la salute pubblica. Ed è, questa, la punta dell’iceberg delle scelte sbagliate operate dall’amministrazione Bucci”. Così, i portavoce municipali e comunale del M5S Genova.

“La città ormai vive di slogan e marketing politico – dichiara il consigliere comunale Fabio Ceraudo a margine della votazione -. Peccato che i genovesi continuino a non trarre alcun giovamento da questa costosa macchina comunicativa. Anche oggi, in Aula, il sindaco ha sparato cifre impartendo arroganti lezioncine, ma la realtà è che l’amministrazione i soldi non li spende bene. Investe male nella nettezza urbana, nella sicurezza, nella mobilità, nel contrasto al rischio idrogeologico, nella salvaguardia del bene pubblico, nella manutenzione delle strade come purtroppo dimostrano gli incidenti anche mortali. Oggi il sindaco, oltre a non aver saputo rispondere nel merito nemmeno a una delle nostre critiche, ha sproloquiato di risultati raggiunti. Bene, allora ci dica che fine hanno fatto i 30.000 posti di lavoro nella campagna elettorale del 2017, rilanciati poi a 40.000 per quella del 2022. Che fine ha fatto l’obiettivo sbandierato di ottimizzare la raccolta differenziata? Che fine ha fatto la sicurezza del centro storico? E il decoro? E il sociale con la difesa dei più deboli? E ancora, la salvaguardia del commercio di prossimità, che il sindaco aveva promesso di tutelare dai colossi della Grande distribuzione? Lo sanno tutti: lo ha fatto dando il via libera agli amici di Esselunga”.

“Troviamo inaccettabile che non sia stato fatto alcun investimento su San Teodoro, se non poche misere briciole – commenta il presidente del Municipio II Centro Ovest Michele Colnaghi -. Inaccettabile poi che i soldi del PUI Sampierdarena vengano dirottati e destinati ad altre zone: penso ai 25 milioni che da Lungomare Canepa sono stati spostati sulla Foce. Chiediamo che quei soldi ci vengano restituiti e vengano investiti qui, dove peraltro ormai urge destinare somme importanti ai servizi primari come le scuole, che nella nostra delegazione versano in condizioni precarie e non riescono nemmeno a garantire il riscaldamento. Inaccettabile, infine, che vengano stanziati soldi per il dislocamento a Sampierdarena dei depositi chimici: la cittadinanza in merito si è più volte espressa. È contraria e lo siamo anche noi”.

“Un bilancio ricco di debiti e povero di una visione complessiva della città – aggiunge il portavoce del I Municipio Stefano Giordano -. Sì, manca la trasparenza e il sindaco questo lo sa bene, benché si ostini a dire il contrario: ha svuotato i Municipi di competenze gestionali e li ha sottoposti a un controllo autoritario senza precedenti. È trasparenza e condivisione, questa? No. Ed è lo stesso atteggiamento adottato dal vicesindaco, che ha aperto il libro delle favole e in mezz’ora liquidato il Consiglio municipale Centro est. Ambiente e salute sono stati sostituiti da supermercati e cemento, desertificazione e disoccupazione conditi con la criminalità organizzata oramai radicata in ogni angolo della città. Gli unici a non vederlo sono il sindaco e la sua maggioranza, che si ostinano a non riconoscere le criticità con cui i genovesi fanno quotidianamente i conti”.

“Purtroppo, anche quest’anno le quasi 600 pagine del Documento unico di programmazione sono state condivise con i consiglieri molto tardivamente (seppur nei termini): questo non consente di analizzare perfettamente nel merito ogni complesso aspetto di tale documento. Sarebbe questa la trasparenza sbandierata oggi da Bucci? – dice Mirko Carissimo, consigliere municipale del Municipio V Valpolcevera -. Pur consci che i Municipi hanno esclusivamente un ruolo risicato a un parere, come M5S del Municipio V abbiamo fatto notare il mancato stanziamento di fondi per ripristinare i nostri cimiteri e le scarse o nulle risorse destinate per la sicurezza viaria intesa come manutenzione delle strade e dei viadotti presenti nel nostro Municipio. A preoccuparci sono i molti lavori messi a bilancio, che l’amministrazione si augura (!) di realizzare attraverso le risorse che arriveranno grazie al PNRR e quindi ai fondi ottenuti dal presidente Giuseppe Conte. È un documento, a nostro avviso, sbilanciato sulle priorità di facciata a discapito di quelle realmente necessarie per la cittadinanza”.

Critiche anche dal Municipio IV Media Val Bisagno. “Ci siamo concentrati sul dissesto idrogeologico che sta condizionando un territorio da troppo tempo vittima di scelte poco sostenibili che lo mettono continuamente a rischio. Particolare attenzione è stata data alle barriere architettoniche e alle strutture per i giovani. Ma siamo rimasti inascoltati”, dichiara il consigliere M5S Federico Giacobbe.

“In Comune si sono votati un Bilancio che è tutto una grande opera con le spese di manutenzione sempre più rimandate, a scapito di un territorio fragilissimo come quello genovese”, fa sapere Marco Mesmaeker del Municipio IX Levante.

“Il sindaco in Aula ha detto che i genovesi oggi sono più ricchi. E allora lo dimostri, dando la parola ai cittadini. Ma a tutti i cittadini! Noi, intanto, lo invitiamo nelle delegazioni, per parlare con i genovesi che non arrivano a fine mese (quando va “bene”, perché c’è chi non arriva a metà mese); che abbassano per sempre le serrande dei loro negozi se sono commercianti; che rinunciano a vivere in questa città perché manca il lavoro; che devono fare scelte drammatiche al ribasso anche quando fanno la spesa alimentare; che migrano persino per curarsi perché a Genova si lisciano gli interessi di pochi a discapito del benessere sociale dei più”, concludono i pentastellati.

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