Verde

Alberi da tagliare e sostituire in altre 8 vie di Genova: la mappa degli interventi di Aster

Costa: "Abbiamo tante piante vecchie con problemi di stabilità". I reimpianti saranno realizzati tra il 2023 e il 2024: ecco le zone interessate

alberi via d'albertis

Genova. La parola d’ordine è “reimpianto stradale completo“. In altri termini: non potare o sostituire le singole piante malate o danneggiate, ma intervenire su interi tratti viari per eliminare le alberature esistenti e installarne di nuove. Sulla base di questa strategia Aster sta progettando (o ha già progettato) il rinnovamento integrale del verde per 8 strade e piazze genovesi, con l’obiettivo di migliorare la qualità e la gestione del patrimonio arboreo che spesso è fonte di problemi per l’amministrazione.

I dettagli sono emersi nel corso di una commissione consiliare sul tema convocata a Palazzo Tursi. “Entro sei mesi prevediamo l’approvazione di tutti i progetti, poi gli interventi saranno realizzati a cavallo tra il 2023 e il 2024“, spiega Giorgio Costa, responsabile del verde di Aster. Le strade in questione sono corso Magenta nel quartiere di Castelletto, via D’Albertis nel cuore di San Fruttuoso, via Vespucci, piazza Bonavino e viale Modugno a Pegli, via Croce Rosa a Rivarolo, piazza Bignami a Pra’ e il lato sud di via Corsica in zona Carignano. Nella maggior parte dei casi si procederà a piantare specie diverse, più resistenti al caldo e ai terreni difficili.

Dunque, niente paura quando si vedranno le motoseghe all’opera in questi angoli della città. “Purtroppo abbiamo molte piante vecchie perché gli ultimi reimpianti risalgono quasi tutti al secondo dopoguerra – prosegue Costa -. La vetustà comporta problemi di stabilità per i danni riportati nel tempo, inoltre molte specie non sono idonee all’ambiente in cui si trovano. Per questo in alcuni casi procediamo ai reimpianti puntuali, ma l’obiettivo primario resta il reimpianto completo su intere strade o tratti omogenei di viali alberati”. Anche perché non sempre è possibile sostituire singole piante: “Se non c’è abbastanza spazio tra un albero e l’altro si crea una zona d’ombra e il nuovo esemplare non cresce”.

Negli ultimi anni, del resto, sono numerosi gli interventi dello stesso tipo già eseguiti in varie zone di Genova: in centro via Bertani e via Pastrengo, alla Foce corso Torino e piazza Paolo da Novi, in Carignano viale Aspromonte, a Sestri Ponente viale Canepa. Operazioni che spesso suscitano malumore tra gli abitanti – anche perché gli alberi reimpianti ci mettono anni a raggiungere le stesse dimensioni di quelli vecchi – ma che i tecnici reputano necessarie per evitare di depauperare il verde urbano fiaccato dalle intemperie e da esigenze di manutenzione che non sempre fanno il bene delle piante.

“Abbiamo moltissime richieste di potature per problemi di elevata densità e vicinanza alle case, ma spesso la potatura non è la soluzione – spiega ancora Costa -. Le sofore, ad esempio, vengono potate troppo spesso e in questo modo si indeboliscono. Per questo si tende a sostituirle anziché a mantenerle. Per gli alberi ornamentali la potatura è quasi sempre dannosa e comunque gli alberi non si possono abbassare o modellare a piacimento”. In altre situazioni non saranno le piante a doversi adeguare: “Spesso accade che le fronde oscurino completamente la luce dei lampioni. In quei casi stiamo pensando che convenga spostare il palo piuttosto che tagliare l’albero”.

A volte, però, i problemi delle piante sono imputabili ai cittadini. “I viali alberati sono stati progettati secondo le dimensioni delle auto di una volta. Oggi si pretende di parcheggiare negli stessi spazi auto molto più grandi, col risultato che alcuni spingono i tronchi con le macchine e in questo modo danneggiano le cortecce esponendole ai parassiti. Per questo – annuncia l’assessore alle Manutenzioni Mauro Avvenente – mi adopererò perché in queste strade soggette a reimpianto siano installati appositi dissuasori“.

A Genova sono quasi 40mila gli alberi censiti da Aster nelle aree di verde urbano. La maggior parte (quasi 15mila) sono latifoglie sempreverdi, oltre 11mila sono le latifoglie caducifoglie, altrettante le conifere e le altre gimnosperme, oltre 1.700 le palme in forte riduzione a causa del punteruolo rosso. In tutto si contano 240 specie arboree diverse con una prevalenza di lecci (16%) e cipressi (15%).

Oltre ai reimpianti che porterà avanti Aster, a Genova sono in partenza alcuni interventi finanziati dal Pnrr per i parchi cittadini. I più importanti, illustrati in commissione da Pierpaolo Grignani, responsabile del verde pubblico per il Comune, riguardano l’Acquasola (a gennaio 2023 partiranno i lavori) e il restauro conservativo del ninfeo di Villa Scassi con riqualificazione del giardino storico. Sempre con fondi del Pnrr sono previsti restauri per Villa Duchessa di Galliera a Voltri, per l’orto botanico di Villa Durazzo Pallavicini a Pegli e per Villa Imperiale a San Fruttuoso.

Al di fuori del “verde urbano” in senso stretto, ben 21mila nuovi alberi e 9mila arbusti saranno piantati in un’area di 30 ettari nella zona di Scarpino nell’ambito del piano “Genova Verde” attuato dalla Città metropolitana e finanziato sempre dal Pnrr con 1,2 milioni. I lavori, già affidati, dovranno essere terminati nel 2026, secondo le scadenze imposte dall’Unione Europea. Il progetto, oltre all’impianto, prevede la copertura delle spese di manutenzione per i successivi cinque anni.

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