Punti di vista

A Tursi il docufilm sulle reazioni avverse al vaccino Covid, Crucioli: “C’è un problema trasparenza sui dati ufficiali”

Oggi la proiezione nel sala della trasparenza. "No è un evento no vax, ma un evento di chi si è trovato di fronte a porte chiuse e persone sorde"

Generico dicembre 2022

Genova. “C’è un problema di trasparenza dei dati in possesso di Istat e Istituto superiore di Sanità e relativi alla mortalità di chi ha si è vaccinato contro il covid e chi non lo ha fatto, sarebbe interessante comparare i due insiemi ma non viene fatto, eppure servirebbe a tutelare eventualmente più i sì vax che i no vax”. Mattia Crucioli, consigliere comunale a Genova per Uniti per la Costituzione, già senatore de L’Alternativa, affronta la questione presentando il convegno organizzato per oggi pomeriggio nel salone di rappresentanza di palazzo Tursi nel corso del quale sarà trasmesso il documentario “Invisibili”.

Il film è basato sulle testimonianze di chi racconta di avere avuto reazioni avverse al vaccino e l’evento di oggi è stato al centro di polemiche dato che è stato censurato da Youtube perché contenente presunte fake news.

Nei giorni scorsi il virologo Matteo Bassetti aveva chiesto al sindaco Marco Bucci di non concedere la sala comunale.

“Devo dire che nonostante le pressioni il sindaco ha mantenuto la parola e dovrebbe anche inviare, a rappresentare l’amministrazione, l’health city manager del Comune, Luciano Grasso”, spiega Crucioli. Insieme a lui alcuni rappresentanti delle associazioni che nei mesi passati hanno battagliato, nelle piazze e in altre sedi, contro vaccini e green pass.

“Questo non è un evento no vax – afferma Stefano Contin, di Cln Liguria – ma un evento di chi si è trovato di fronte a porte chiuse, persone sorde e medici con difficoltà a dare risposte”.

Roberta Trucco, di Libere femministe Genova pone l’accento “sulla necessità di una medicina che torni a essere umanistica, sull’importanza del concetto di cura”.

Dalle associazioni il racconto di persone che si sono rivolte ai pronto soccorso pensando di avere avuto reazioni ai vaccini ed essere state “ignorate o declassate a codici bianchi, discriminate”.

Alla proiezione del film ci sarà anche il regista Paolo Cassina oltre a esperti in ambito medico e giuridico.

“Sarà solo il primo di una serie di eventi che vogliamo organizzare per affrontare, come ci piace fare, temi scomodi in maniera civile e serio – conclude Crucioli – il prossimo sarà sulla questione del conflitto in Ucraina e delle sanzioni internazionali”.

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