Genova. Arriva quasi immediata la reazione della Fiom e dei lavoratori delle riparazioni navali di Genova all’intervista pubblicata questa mattina sul Secolo XIX di Renzo Piano a proposito del waterfront. Piano ha abbunciato la volontà dell’amministrazione di aprire al traffico pedonale domenicale, a partire dal 19 marzo 2023, l’area delle riparazioni navali.
Secondo Piano, inoltre, le aperture domenicali saranno “un primo passo per fare in modo che questa diventi poi una scelta inevitabile, dalla quale non si torna indietro”.
“Al noto architetto genovese ricordiamo – dice però la Fiom – che lì c’è un’area industriale che occupa circa 3 mila lavoratori, che Sindaco, Regione, Autorità Portuale, hanno recentemente dichiarato che non verrà spostata né ridimensionata, ma bensì rafforzata. Ci fa sorridere immaginare un viale alberato ciclo pedonale nel cuore delle riparazioni navali, tra carrelli elevatori, piattaforme aeree e fumi di saldatura”
La Fiom tuttavia, dopo le dichiarazioni di Piano lancia quello che chiama un “avviso a tutti i naviganti, siano essi politici, amministratori, immobiliaristi, industriali o architetti: se qualcuno pensa di usare fantomatiche aperture domenicali come cavalli di troia per ridimensionare o arrivare a spostare le riparazioni navali, deve sapere che troverà la netta opposizione dei lavoratori”
“A buon intenditor poche parole” dice il sindacato che per concludere chiarisce: “In tali dichiarazioni una frase risulta emblematica ‘piano piano tutti i pezzi vanno a posto, c’è un filo rosso che li tiene uniti’.Ribadiamo ancora una volta che per noi l’unico filo rosso che unisce la città è la storia e la prassi dei lavoratori genovesi che, sempre, hanno difeso posti di lavoro e industria”.