Genova. Omicidio volontario aggravato dall’odio razziale e dai futili motivi. E’ questa l’accusa pesantissima che la procura di Genova muove nei confronti di Evaristo Scalco, il 63enne che ieri notte ha ucciso con una freccia Javier Alfredo Miranda Romero.
Prima di imbracciare l’arco Scalco, evidentemente furioso e forse alterato dall’alcool, ha urlato a Romero e al suo amico: “Stranieri di merda“. E ha preso tra le tante frecce che aveva in casa una fra quelle più appuntite, utilizzata per la caccia al cinghiale.
Per il pm Arianna Ciavattini quindi Scalco voleva uccidere: ha scelto un arma letale e ha mirato all’addome, senza errori. Poi è vero che è sceso in strada, ma non è chiaro se per soccorrere il ferito o per minacciare l’amico. E in ogni caso Scalco, incensurato, rischia da 30 anni all’ergastolo.
Il 62enne potrà dire la sua domani mattina nella convalida che si terrà nel carcere di Marassi davanti al gip Matteo Buffoni.
La procura ha acquisito tutti i video girati in queste ore e anche, ovviamente le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza di vico Mele. Ancora non è chiaro cosa abbia scatenato la folle rabbia del maestro d’ascia: si è parlato di alcuni petardi lanciati contro la finestra, ma i carabinieri ne hanno trovati soltanto due, inesplosi in strada.
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