Recensione

Thom Pain al Teatro Duse: Alberto Giusta riempie il monologo “basato sul niente”

Thom Pain - basato sul niente è un monologo su un testo del drammaturgo statunitense Will Eno

Genova. Si può fare uno spettacolo basato sul niente come indica il sottotitolo di Thom Pain, in scena al Teatro Duse sino a domenica 6 novembre? Se si ha un attore capace di riempire la scena con il suo vuoto sì e Alberto Giusta lo è.

Il testo, solo apparentemente semplice, del drammaturgo statunitense Will Eno è complesso da reggere sul palco, proprio perché sfuggente, basato sul nulla, con discorsi slegati, un vortice di parole per poi tornare a raccontare una vita fatta di sofferenza, di rimpianto: che sia il salto dall’infanzia all’adolescenza o la relazione con una donna.

Una scenografia nuda, nera, con una sedia e un tavolino anch’essi neri. Un dizionario e una bottiglietta d’acqua gli unici oggetti presenti. Thom Pain si presenta con un completo dello stesso colore e inizia a raccontare, rivolgendosi al pubblico. Scende in platea e si rivolge a diversi spettatori, in un’interazione che è solo di facciata in realtà, una rottura della quarta parete quasi fittizia anche se invadente.

C’è chi non risponde e chi invece prova a interagire, ma il risultato è lo stesso: Pain, cognome scelto non a caso, visto che significa paura, dolore, in realtà sembra non ascoltare, preso com’è dal suo ininterrotto flusso di coscienza.

Si sorride, si ride e a fine spettacolo sarà difficile dire a cosa si è assistito, sempre che qualcuno ce lo chieda (cit.). Di sicuro a una bella prova d’attore con una regia che fa emergere tutto il vuoto del protagonista.

Repliche ancora per oggi (ore 19.30) e domani, domenica (ore 16:30).

Produzione: Teatro Nazionale di Genova, Centro Teatrale MaMiMò.

 

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.