Genova. Lunedì movimentato davanti a palazzo Tursi, sede del Comune di Genova, per via della protesta che sarà inscenata da tre diversi gruppi di pressione. Si parte con i comitati contrari alla realizzazione della Skymetro in Val Bisagno, si prosegue con i negozianti del Civ e si conclude con i cittadini alle prese con i disagi dovuti all’ammodernamento della rete autostradale.
Tre diversi presìdi che corrispondono anche alla declinazione istituzionale di tre diverse vertenze: una raccolta firme (2000), che sarà consegnata alle 11, per chiedere all’amministrazione di frenare sul progetto del trasporto pubblico sopraelevato (già finanziato e progettato) e di tornare a pensare al tram come alternativa, un incontro tra il sindaco Bucci e Ascom alle 12 per discutere di equilibri tra piccolo e grande commercio – con l’apertura di nuovi Esselunga ma anche per via dei progetti di pedonalizzazione come quello a Nervi -, e poi alle 14.30 la commissione consiliare sullo stato dell’arte dei lavori per le barriere fonoassorbenti sulla tratta autostradale del nodo genovese.
Oltre alle proteste tra la tarda mattinata e il primo pomeriggio in via Garibaldi è previsto, alle 17.30 in piazza Manzoni, a San Fruttuoso, anche un incontro pubblico organizzato dai comitati No Skymetro per fare il punto insieme alla cittadinanza.
Sul fronte del commercio, nei giorni scorsi, Ascom e i Civ Confcommercio hanno inviato al sindaco e all’assessore alla Mobilità Matteo Campora una lettera di fuoco contestando la Ztl a Nervi, sostenendo che penalizzerà i negozianti del quartiere, la costruzione di un nuovo supermercato in area Campostano e poi domandando quali siano le strategie dell’amministrazione per sostenere i negozi di vicinato visto che in un futuro non troppo distante apriranno due nuove ipermercati Esselunga in città, a San Benigno e Sestri Ponente.
Per quanto riguarda le barriere fonoassorbenti, in aula rossa oltre ai comitati ci saranno anche i tecnici di Autostrade per l’Italia. Da capire a che punto siano i cantieri, su cui i residenti denunciano ritardi, con dubbi anche sull’efficacia degli interventi già realizzati.