Campionato primavera 1

Sampdoria Primavera, non basta il cuore contro il Bologna (2-3) 

 Un finale all'arrembaggio porta a sfiorare, invano, una grande rimonta negli ultimi 20 minuti

Sampdoria Vs Milan Primavera

Genova. Una terna arbitrale tutta lombarda a dirigere l’undicesima giornata del campionato Primavera 1, in quel di Bogliaco, fra la Sampdoria di Felice Tufano ed il Bologna di Luca Vigiani, in passato collaboratore tecnico di Walter Mazzarri, quando allenava Napoli, Watford e Inter, nonché allenatore ad interim della prima squadra felsinea nell’interregno fra Siniša Mihajlović e Thiago Motta.  Si tratta dell’arbitro, signor Alessandro Di Graci e degli assistenti Fabrizio Giorgi di Legnano e Glauco Zanellati di Seregno.

Ben otto punti (il doppio, ad inizio match) dividono in classifica i due team, con Felice Tufano che deve fare i conti anche con le importanti assenze delle due punte titolari, Daniele Montevago e Mihailo  Ivanović, che lo costringono a questo 3-5-1-1: Tantalocchi; Peretti, Paoletti, Migliardi; Marocco, Segovia, Cecchini, Conti, Porcu; Malagrida; Ntanda.

A disposizione: Ragher, Zorzi, Villa, Pellizzaro, Muratori,  Miettinen, Bianchi, Cesari, Caruana, Uberti, Pozzato, Lika, Chilafi, Leonardi.

Mentre il collega bolognese gli risponde con questo 3-5-2: Bagnolini; Mercier, Amey, Diop; Wallius, Rosetti, Urbanski, Pyyhtiä, Corazza; Raimondo, Mazia.

A disposizione: Gasperini, Franzini, Maltoni, Anatriello, Karlsson, Bynoe, Busato, Paanane, Motolese, Schiavoni.

Bel sole e un poco di vento, in una giornata tutt’altro che autunnale, sulle alture di Bogliasco, che vede la Sampdoria nella classica divisa, mentre il Bologna abbandona temporaneamente i colori rossoblù, optando per il completo bianco.

Un quarto d’ora di studio e poi arriva il primo spavento per tutti i tifosi genovesi in tribuna, quando su un lungo cross dalla sinistra di Corazza, il finlandese Niklas Pyyhtiä (uno dei tanti giocatori felsinei in campo, cui Mihajlović aveva già fatto assaggiare la Serie A) di testa, con un pallonetto, sfiora la traversa, con Tantalocchi comunque sulla traiettoria.

Al 19° l’arbitro inspiegabilmente indirizza la sfida, annullando un goal di Ntanda, per un inesistente fallo dello stesso sull’italo senegalese  Diop, la cui caduta induce a fischiare il direttore di gara, che commette – a nostro avviso – un incredibile errore.

Al 23° chance al tiro per Raimondo, che sparacchia alto.

Al 25° Tantalocchi decisivo con una doppia parata sul bomber Mazia (imbeccato dal polacco Kacper Urbański) e poi su Raimondo (non a caso molto seguito da Siniša Mihajlović).

La Samp prova a rispondere alla superiorità emiliana, al 27°, con un ottimo contropiede in superiorità numerica, ma Segovia vanifica la giocata, facendosi pescare in fuorigioco.

Al 29° il Bologna sfonda, dopo un bel salvataggio di Tantalocchi su Raimondo (che come detto ha già assaporato, anche lui, la A), il portiere doriano nulla può sul colpo di testa dello stesso numero 10, imbeccato da Mazia.

Tre minuti dopo, lo stesso tandem, a ruoli invertiti, cerca il bis, ma la palla, deviata da un difensore, finisce in corner.

Cerca di farsi perdonare Segovia, andando via di forza sulla fascia destra, al 33°, ma il suo cross è allontanato da Bagnolini (nel giro della Under 19 azzurra), con una smanacciata.

Cambi in prospettiva rimonta, quelli effetuati da Tufano nell’intervallo, con Leonardi e  Chilafi, buttati dentro per Segovia e Marocco, ma al primo corner felsineo (51°), una lunga battuta di Pyyhtiä,trova sul secondo palo l’indisturbato Urbański, ad inzuccare in tete la palla del 2-0. Subito dopo, nel Bologna, esce il finlandese Kalle Wallius ed entra Jafar Bynoe, olandese originario del Suriname.

Tanti big nel Bologna, come del resto sono anche il difensore Kévim Mercier (preso lo scorso gennaio dal Lille), ma soprattutto Wisdom Amey, italiano di origini togolesi, che detiene il record di esordiente più giovane della storia della Serie A italiana, a 15 anni e 274 giorni. Caso vuole che le sue due presenze nella massima serie (una da subentrante e l’altra da titolare),  le abbia entrambe giocate contro il Genoa. Senza ombra di dubbio, è un giocatore sontuoso, pronto per ben altri palcoscenici che la Primavera.

Al 63° Urbański sfiora il goal, ancora su angolo battuto magistralmente da Pyyhtiä.

Al 69° esce Conti per il maltese Lucas Caruana, cui segue un perfetto cross di Migliardi, su cui si avventa, a girare di testa il volitivo Leonardi, palla fuori di poco.

Al 71° Raimondo porta a spasso la difesa blucerchiata e con un perfetto tiro mancino, insacca la palla di un pesantissimo 3-0, che sembra chiudere la partita ed infatti lo pensa anche Vigiani che fa uscire  Urbanski e Raimondo per Schiavoni e Anatriello.

Mossa che rischia di pagare a caro prezzo! E’ il duo Migliardi (cross) e Leonardi (colpo di testa) a suonare la sveglia e così è arrivata, al 74°, la rete della bandiera (1-3).

Al 75° Ardit Lika dà il cambio a Ntanda, cui va concessa l’attenuante di aver dovuto combattere contro un trio del livello di Amey, Mercier e Diop.

Al 78° una fuga sulla destra di Malagrida e il suo relativo traversone, inducono Amey ad un clamoroso buco  (incredibile liscio, quasi a smentire le nostre precedenti affermazioni), mettendo Chilafi in condizioni di appoggiare in porta la palla del 2-3: partita riaperta!

All’80° spettacolare traversa di Corazza, con un tiro a giro dal limite area.

All’82° entra Uberti per un Cecchini Muller, in ombra come Segovia.

Grande spinta di Leonardi, che serve (87°) Malagrida, il cui ottimo spunto è parato da Bagnolini, mentre Tufano spinge tutti in avanti alla ricerca del pareggio, con la panchina del Bologna che guarda continuamente il cronometro fino al 94°…

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