Genova. “Non accettiamo che attaccata e infangata l’immagine della nostra azienda”. È la replica di Az Logistic dopo lo sciopero nei giorni scorsi della Si Cobas davanti a magazzino Sogegros.
“Non contestiamo il diritto di sciopero, ma di sicuro i blocchi o come vengono definiti da questa organizzazione picchetti, che di fatto impediscono alla maggioranza dei lavoratori di vedere garantiti i loro diritti e tutelata la loro volontà di svolgere la propria attività lavorativa regolarmente. Troviamo tutte queste azioni incomprensibili e dannose per i lavoratori e il mantenimento della loro occupazione”, spiega l’azienda.
“Volevamo fare chiarezza e far sentire anche la voce dell’azienda e di tutti i suoi lavoratori e non solo di una sparuta minoranza – si legge in un comunicato diffuso dalla società -. Siamo entrati a maggio 2022 in un nuovo cantiere della realtà genovese e da quel momento abbiamo regolarizzato diverse situazioni ereditate dalla vecchia gestione attraverso una vera contrattazione con le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil dei trasporti, firmatarie del contratto applicato e in rappresentanza della maggioranza dei lavoratori. Abbiamo sin da subito garantito i livelli occupazionali, le condizioni di miglior favore in essere e riconosciuto l’anzianità pregressa, per poi aprire una trattativa per adeguare livelli, orari di lavoro, riconoscimento ticket”.
“Il percorso – prosegue ancora l’azienda – non è ancora finito e si sta tutt’ora portando avanti insieme ai lavoratori un confronto finalizzato al miglioramento delle condizioni di lavoro e delle retribuzioni, compatibili con l’economicità ed i risultati aziendali, che in una fase di start-up difficilmente possono essere positivi per l’azienda. È un confronto svolto in un vero spirito di collaborazione e di unione di intenti che una piccola parte di lavoratori intende rovinare perché risentita dei cambi operativi di qualche responsabile e di aver conseguentemente perso alcuni privilegi clientelari che venivano precedentemente concessi al gruppo, e che si sono rivolti ad un’organizzazione che notoriamente cerca di strumentalizzare ogni situazione e mette in campo azioni che dal nostro punto di vista sono illecite, e che intendiamo sottoporre al giudizio degli enti competenti”, conclude la nota.