Genova. “Nella nuova programmazione sociosanitaria della Regione, in questi giorni allo studio dell’assessore alla Sanità Angelo Gratarola, si parla di chiusura di centri nascita in Liguria. A Savona e a Sampierdarena la gente è scesa in piazza per difendere le maternità che potrebbero essere chiuse. Chiedo a Gratarola, che in questi giorni sta rivedendo il piano sociosanitario, di lasciare aperto anche il punto nascite di Voltri, almeno finché non venga realizzato il nuovo ospedale agli Erzelli”.
Lo dice in una nota Alessio Piana, consigliere regionale della Lega, unendosi all’appello lanciato dal Pd negli scorsi giorni.
“Se si lasciassero attivi quattro degli attuali cinque punti nascita presenti a Genova, di cui tre nel centro levante, San Martino, Galliera e Gaslini, e uno a ponente, il Villa Scassi, ci sarebbe un evidente sbilanciamento dell’offerta sul centro levante, mentre il ponente sarebbe depauperato – osserva Piana – Se si decide che il ponente deve avere un solo punto nascita, non può non essere agli Erzelli, ma nel frattempo si può valutare un’integrazione funzionale tra Voltri e Sampierdarena”.
“È innegabile che il Villa Scassi sia più ‘robusto’ di Voltri, ma sarebbe un peccato cancellare i risultati che si sono raggiunti a Voltri in questi anni. E se si decidesse comunque di mantenere solo il Villa Scassi, non si può non farvi giungere all’interno le professionalità e la spinta propulsiva dell’equipe dell’Evangelico. Basti pensare che nel 2022 la ginecologia dell’Evangelico di Voltri, reparto ad alta specializzazione di laparoscopia, ha effettuato oltre 500 interventi chirurgici e sta superando il numero di parti di Sampierdarena”, conclude il consigliere regionale della Lega.