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Nuova Città dei Bambini, polemiche su personale e prezzi. La replica: “Struttura rivoluzionata, studiata anche per i genitori”

Nel mirino di Cgil e Uil la situazione dei 4 lavoratori della vecchia gestione, mentre Arci Genova punta il dito sugli aumenti dei biglietti

città dei bambini nuova

Genova. La Città dei Bambini riaprirà il prossimo 2 dicembre, rinnovata nella location e negli allestimenti. Una notizia attesa da tutta la comunità cittadina che non ha mancato di suscitare uno tsunami di reazioni, compresa qualche polemica. Sul chi va là restano infatti i sindacati, che fin dalle prime notizie del trasferimento avevano posto l’attenzione sulla salvaguardia dei posti di lavoro, mentre non è passato inosservato il nuovo listino prezzi, che vede tariffe aumentate rispetto a quelle della precedente gestione.

Ma andiamo con ordine. Dopo l’annuncio della imminente riapertura, infatti, Cgil e Uil hanno divulgato una nota stampa in cui le due società partner del progetto, Costa Edutaiment e Porto Antico Spa, vengono incalzate per chiarire la sorte dei quattro lavoratori impiegati nella vecchia sede dei Magazzini del Cotone. Nel mirino finisce anche l’amministrazione civica genovese in quanto titolare del 54% delle quote della Porto Antico spa.

“Nonostante Filcams Cgil e Uiltucs Liguria si siano attivate su tutti i fronti per far sì che i quattro lavoratori part time venissero riassunti, nessuna delle Società coinvolte né l’amministrazione comunale hanno fornito risposte concrete –  si legge nella nota – Le lavoratrici e i lavoratori hanno appreso in via informale che la Città dei Bambini sarebbe stata gestita da una cooperativa e si sono attivati per ottenere un colloquio duranti i quali sono stati evidenziati ai lavoratori una serie di criticità: titoli di studio inadeguati in alcuni casi, peggioramento delle condizioni retributive dovute ad un diverso inquadramento contrattuale rispetto al precedente, incertezza circa le mansioni richieste e circa la durata dell’incarico. Oltre a indagare, in maniera del tutto inopportuna, circa il contenzioso legale in essere con Festival della Scienza, precedente datore di lavoro“.

“Sul modello dell’Acquario abbiamo esternalizzato alcuni servizi, tra cui l’accoglienza e il supporto alla visita per i visitatori – replicano da Costa Edutainement – questo servizio sarà fatto, ovviamente sotto la nostra supervisione, dalla Cooperativa Sociale Solidarietà e Lavoro. Questa cooperativa sta ancora procedendo ai colloqui e sappiamo che i quattro lavoratori sono stati inseriti in questa fase di selezione”. I quattro lavoratori, in precedenza, erano assunti da Festival della Scienza, che aveva in appalto la gestione del servizio.

A destare qualche preoccupazione anche il ritocco al rialzo del tariffario, che ha visto un aumento generalizzato dei prezzi di ingresso. Una scelta che non è sfuggita a molti lettori di Genova24 e ad altre realtà cittadine, come Arci Genova: “Costi di bigliettazione altissimi uniti ad un tempo massimo di presenza all’interno degli spazi di 90 minuti, dimostrano inequivocabilmente che chi ha pensato alla nuova progettazione, sicuramente non ha interesse a renderla uno spazio fruibile per i bambini e le bambine della città –  scrive l’associazione sulla sua pagina fecebook – Il pensiero pedagogico, museale, scientifico e divulgativo della vecchia città dei bambini era un’eccellenza a livello internazionale. Sarebbe bastato investire sulla cura, sui materiali e sulla gestione per continuare a poter garantire uno spazio prezioso per tutti: piccoli genovesi, famiglie, e anche turisti“.

Anche in questo caso da Costa Edutaiment arriva la replica che spiega le ragioni di questa scelta: “Non ci nascondiamo, i prezzi sono aumentati lo sappiamo, come in questa fase sono aumentati tutti i costi per gestire le strutture di questo genere, un ritocco era necessario. Ma non solo. La struttura è interamente rinnovata e il suo allestimento prevede percorsi pensati per far sì che a prenderne parte attiva possano essere anche i genitori o gli accompagnatori, non solamente i bambini. E’ stato messo a punto un allestimento dedicato alle famiglie”. Per quanto riguarda le fasce orari e la durata di visita il ragionamento alla base è stato quella della fruibilità dell’esposizione, la cui interattività è alla base dell’allestimento studiato dalla Filmmaster Events: “In questo modo i visitatori non avranno da affrontare code in ingresso e soprattutto potranno fruire appieno di tutti gli exhibit progettati ad hoc per la struttura, senza calca, sovrapposizioni e attese.

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