Battaglia

No Skymetro, gli ambientalisti scrivono alla Soprintendenza: “Vincolate corso Galliera”

Chiesta una "procedura urgente" per salvaguardare la palazzata e gli alberi minacciati dal prolungamento della metropolitana. Il comitato: "Iniziativa utile"

alberi corso galliera bisagno

Genova. Una “procedura d’urgenza” per vincolare la palazzata e gli alberi di corso Galilei e corso Galliera, ma anche le arcate residue del ponte di Sant’Agata, un complesso che rappresenta un “unicum cittadino” nel contesto della Valbisagno. È quanto chiede un gruppo di associazioni ambientaliste alla Soprintendenza dei beni culturali di Genova. Una mossa da leggere nell’ambito della battaglia contro lo Skymetro, il progetto di prolungamento della metropolitana destinato a correre in sopraelevata lungo l’argine del torrente.

“La Valbisagno a tutt’oggi risulta carente di vincoli che ne proteggano e valorizzino peculiarità aventi valore d’insieme, tali da contrassegnare l’azione umana volta a modellarne la naturale conformazione valliva, adattandola alla pianificazione urbanistica in voga all’epoca del suo concepimento”, esordisce il documento redatto dal circolo Nuova Ecologia di Andrea Agostini, Zenzero, Centro Terralba, circolo cattolico Santa Zita e Italia Nostra.

La strategia è chiara, seppur implicita: chiedere alla Soprintendenza di porre un vincolo storico-paesaggistico su quella parte della Bassa Valbisagno in modo da stroncare, o almeno complicare, la progettazione dell’infrastruttura che da Brignole dovrà piegare in direzione dello stadio di Marassi. L’oggetto della richiesta, si legge, “interessa il fronte urbanizzato prospiciente l’asta terminale del torrente Bisagno ancora a vista in sponda sinistra orografica, prima che la stessa scompaia sotto le arcate del sedime ferroviario e la successiva copertura che senza soluzione di continuità arriva alla Foce, risalendo perlomeno fino all’unità urbanistica denominata piazza Carloforte”.

Quali sarebbero le ragioni che giustificherebbero una salvaguardia così stringente? I proponenti citano “nuclei storici come Borgo degli Incrociati, che studi archeologici hanno collegato a preesistenti insediamenti neolitici, nonché le arcate residue del ponte di Sant’Agata, con cui ci si ricollegava all’antica via romana e alle sue tracce ulteriormente attestate all’altezza dell’attuale complesso religioso delle suore omonime”.

E soprattutto: “La palazzata risalente nella sua conformazione attuale ai primi anni del secolo scorso affaccia su corsi viari caratterizzati da un minor flusso veicolare, stante la loro ridotta capienza, e da imponenti alberature sul lungofiume che richiamano, uniche nel territorio urbano genovese, similari soluzioni architettoniche e paesaggistiche adottate da molte delle più prestigiose città italiane ed europee, prestandosi egregiamente al passeggio e potendosi ulteriormente valorizzare con opportuni accorgimenti a livello di arredo urbano. A ciò contribuisce anche la vicinanza con lo spazio aperto costituito dal letto del torrente”.

“Questo aspetto naturale – prosegue la missiva degli ambientalisti – ha da essere preservato e recuperato in modo sempre più esteso quale elemento identitario fondativo della vallata, che da esso prende nome e forma. La flora e la fauna che ancora oggi lo caratterizzano destano continua meraviglia in chi vi s’affacci, sia per le fioriture stagionali che per le specie animali selvatiche che lo percorrono o vi nidificano, contribuendo a mantenere ancora un rapporto con l’elemento naturale e la cultura sottesa che l’artificiosità del vivere cittadino tende invece a cancellare”. Si parla poi della “dimensione percettivo-sensoriale” data dallo scorrere dell’acqua del Bisagno.

Sullo Skymetro, del resto, la Soprintendenza deve ancora esprimersi: lo farà formalmente quando il progetto definitivo si avvierà all’iter autorizzativo. Inoltre, nulla è deciso in via definitiva: lo ha rimarcato più volte l’assessore Matteo Campora, promettendo in più occasioni (a settembre e poi a ottobre) che la metropolitana sopraelevata non cancellerà nemmeno un albero. Per ora lo studio di fattibilità contempla due possibili tracciati da Brignole a piazzale Parenzo: uno in sponda sinistra (corso Galliera) con una curva a 90 gradi da Brignole, l’altro in sponda destra (via Moresco) con una curva a S e un ulteriore attraversamento del Bisagno dopo lo stadio per riportarsi in sponda sinistra da Staglieno in su. La seconda ipotesi, seppur meno impattante sui viali “di pregio” per cui si invoca il vincolo storico-paesaggistico, è giudicata più gravosa dal punto di vista idraulico perché aumenterebbe il numero di piloni in alveo.

Siamo stati informati di questa iniziativa, la riteniamo utile – commenta Massimo Cannarella, esponente del comitato Opposizione Skymetro – Valbisagno Sostenibile -. Abbiamo parlato diverse volte in assemblea del valore che potrebbe avere la Valbisagno in termini naturali e paesaggistici: dal fiume che vede la presenza di una fauna varia e che dovrebbe diventare un’oasi naturalistica ben tenuta, al verde collinare lungo la valle che come ambiente andrebbe valorizzato, al fatto che si dovrebbe istituire un percorso turistico da Brignole a Staglieno. Quando si è parlato di vincolo Nuova ecologia ci ha comunicato questa richiesta, sicuramente il comitato la valuta positivamente anche se non ha avuto il tempo di discutere un’adesione ufficiale”.

leggi anche
no skymetro comitato
Petizione
No Skymetro, consegnate in Comune oltre 2mila firme per fermare il progetto
Skymetro, ecco le immagini del progetto
Si procede
Skymetro, aggiudicata la gara per la progettazione: entro sei mesi il tracciato definitivo

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.