Genova. Sono 736 le telecamere di videosorveglianza di nuova generazione che saranno installate dal Comune di Genova nel centro storico già a partire dalla prossima primavera. Un numero di dispositivi che porterà a circa 1200 l’ammontare degli occhi elettronici nel cuore della città vecchia ma anche al porto antico e nella zona attorno a piazza De Ferrari.
Il progetto, che andrà a gara a dicembre, è finanziato con i fondi del Pnrr ed è stato predisposto dalla polizia locale e dalla direzione Tecnologie, digitalizzazione e smart city. Il quadro economico previsto per la nuova videosorveglianza è di 3,78 milioni di euro e comprende un nuovo software di gestione.
L’annuncio delle nuove telecamere è stato fatto questa mattina in conferenza stampa dall’assessore comunale alla Sicurezza Sergio Gambino e dal comandante della polizia locale Gianluca Giurato.
“Questo progetto si somma a quelli che l’amministrazione sta portando avanti su vari fronti per migliorare la vivibilità del centro storico – spiega Gambino – sarà uno dei più completi anche grazie al collegamento dei dispositivi a oltre 60 chilometri di fibra ottica di proprietà del Comune di Genova trasmettendo le immagini ad altissima definizione”.
Delle 736 telecamere, che si sommano alle 234 già presenti in centro storico, 200 avranno una tecnologia a 2megapixel fino a 40X di zoom. Altre 134 saranno multiottiche con degli speciali sensori in grado di rilevare le variazioni nel livello del suono. “Questo significa che se ad esempio una donna urla per chiedere aiuto, o c’è una vetrina che si infrange o una rissa la videocamera inquadrerà il punto da dove arriva il rumore”, sottolinea il comandante della locale Giurato.
Oltre alle videocamere saranno installati anche 25 portali di lettura di targhe che controlleranno in tutto il centro storico 40 direzioni di marcia. Anche questi strumenti saranno finanziati dal Pnrr con 1,1 milioni di euro.
Alla conferenza stampa anche il sovrintendente della polizia locale Maurizio Cabona e Andrea Sinisi, ingegnere informatico che hanno ribadito l’importanza delle nuove tecnologie e l’interesse strategico di una rete di fibra ottica di proprietà. “Entro la metà del 2024 le telecamere di videosorveglianza in tutta la città potrebbero diventare oltre 2400 e si tratterebbe di una delle reti più estese d’Italia”.
A margine dell’annuncio sull’installazione delle nuove telecamere anche le polemiche sollevate da alcuni comitati del centro storico in seguito al delitto della freccia in vico Mele e ribadite ancora ieri sera durante un presidio nel luogo dell’omicidio. Alcuni residenti e commercianti dicono di sentirsi abbandonati, non coinvolti nelle scelte e chiedono che le risposte contro il degrado non si limitino soltanto a un aumento dei pattugliamenti e videocamere ma anche a un supporto di tipo sociale.
“Dispiace che vengano fatte queste dichiarazioni – risponde Gambino – perché a oggi esiste invece un progetto di riqualificazione del centro storico che coinvolge anche le associazioni e che ha come capofila la cooperativa Il Cesto, quindi non è vero che tutto si limita alla sicurezza”. Il comandante Giurato osserva: “Dichiarazioni ingenerose, i cittadini saranno che ogni qualvolta ci arriva una segnalazione viene sempre presa in carico in tempi rapidissimi, inoltre mercoledì prossimo al tavolo di lavoro sul centro storico saranno invitati anche alcuni esponenti dei comitati”.