Genova. Sarebbe stata Romana Conte, la 51enne morta tragicamente ieri sera dopo essere finita sotto un autoarticolato in lungomare Canepa intorno alle 17.35, a effettuare il sorpasso del mezzo pesante dall’apposita corsia e a rientrare poi davanti al tir rallentando e a distanza molto ravvicinata.
E’ quella la ricostruzione effettuata dalla sezione infortunistica della polizia locale e comunicata alla Procura di Genova che al momento ha indagato per omicidio stradale l’autista del tir C.C. residente al Settimo Torinese.
L’uomo ha raccontato di non aver visto lo scooter ma di essersi fermato solo dopo aver sentito le urla di alcuni passanti. La donna è finita sotto le ruote ed è stata trascinata per circa 30 metri morendo sul colpo.
Il mezzo è stato sequestrato anche per visionare le ore di guida dal cronotachigrafo, così come il cellulare dell’uomo, per verificare che una chiamata o un messaggio non possano averlo distratto. Ma, da quanto emerso, non si sarebbe stata alcuna traccia di frenata da parte del tir, al contrario, dopo essere rientrata nella corsia di destra, Conte avrebbe lievemente frenato con lo scooter anche se, come avrebbero mostrato le telecamere del Comune e quelle dei privati, non c’era alcun ostacolo davanti a lei.
La donna, che abitata in via Orsini ad Albaro, aveva lavorato per molti anni all’Ist. Lascia un marito e due figlie. Sui resti della 51enne il sostituto procurare Giovanni Arena ha disposto l’autopsia.