Nessun ribaltone in panchina. Il Genoa proseguirà sotto la guida di mister Alexander Blessin. Domenica, dopo la sconfitta di Perugia, sembrava che l’allenatore arrivato nello scorso febbraio fosse con le valigie pronte. Prevale dunque la linea del general manager Spors, fermo nel volere mantenere l’ex Ostenda in panchina. Scelta in antitesi con la volontà di parte del club, guidata dall’amministratore delegato Blazquez, e della Gradinata Nord.
Blessin è stato davvero in bilico e il suo addio sarebbe stato caldeggiato dallo stesso amministratore delegato. Testimonianza di queste diverse visioni l’insistenza con cui si è fatto il nome di mister Aurelio Andreazzoli e, ancor di più, i tempi della conferma visto che sono passati praticamente due giorni dalla sonora disfatta di Perugia. A corroborare questa ipotesi, l’appello alla coesione societaria del presidente Zangrillo.
Come reagirà la tifoseria? Il popolo genoano sembra aver perso fiducia in un allenatore con il quale lo scorso anno si era creato un feeling incredibile. Lo striscione comparso oggi a Pegli firmato dalla Gradinata Nord è stato eloquente. “Blessin Game Over“, più chiaro di così.
L’allenatore tedesco aveva conquistato il cuore dei supporter del Grifone lo scorso anno, quando raccogliendo i cocci di una squadra distrutta dal 6 a 0 contro la Fiorentina era riuscito a rientrare nella corsa salvezza impostando una squadra aggressiva che puntava sul pressing e sulle ripartenze verticali. Un atteggiamento – unito alla gioia per la fine dell’era Preziosi – che aveva fatto digerire anche la retrocessione.
Quest’anno Blessin è chiamato a tornare nella massima serie, possibilmente evitando la roulette dei play off. L’inizio di stagione è stato buono, per quanto il Genoa non abbia mai rubato l’occhio. Tuttavia, nelle ultime quattro giornate il Grifone ha collezionato due pareggi e due sconfitte. Troppo poco per chi ha la rosa più attrezzata e l’imperativo di vincere. Al momento, la squadra ha un gioco piatto e prevedibile. I sostenitori del “Blessin out” sottolineavano che al momento l’allenatore non è riuscito a dare alla squadra l’impronta di una formazione che deve imporre il proprio gioco invece di giocare di rimessa. Questa è la grande sfida di Blessin. E di Spors.