Bagarre

Il consiglio comunale si schiera al fianco delle donne iraniane ma è bagarre su documento sui migranti

Dichiarato inammissibile un ordine del giorno che chiamava in causa i diritti dei migranti. Nella mozione si chiedono striscioni, targhe e panchine dedicata a Mahsa Amini e le altre ragazze simbolo delle battaglie

Generico novembre 2022

Genova. Doppia polemica in consiglio comunale a Genova in occasione della votazione di una mozione a sostegno delle battaglie delle donne iraniane. La mozione, che chiede al sindaco e alla giunta di attuare alcuni gesti concreti per portare avanti una campagna di informazione su quanto sta avvenendo in Iran, è stata proposta da una consigliera di maggioranza, Arianna Viscogliosi (Vince Genova) e una di minoranza, Donatella Alfonso (Pd) con la sottoscrizione di tutti i gruppi.

La bagarre però è scoppiata per via di un ordine del giorno proposto dai rossoverdi e in cui si faceva un riferimento al caso della nave dei migranti Ocean Viking. La segretaria generale del Comune ha dichiarato il documento inammissibile perché non attinente e questo ha scatenato la furia dell’opposizione.

Alla fine comunque la mozione per le donne iraniane è stata approvata all’unanimità: impegna il sindaco e la giunta a completare l’intitolazione della rotonda “Donne di Teheran” con l’iscrizione “Donne, vita, libertà. Per le donne di Teheran e di tutto l’Iran vittime della repression”, e a inserire nella rotonda un’altra targa in memoria di Mahsa Amini, la ragazza morta in carcere dove era finita per aver indossato non correttamente il velo.

Nella mozione si chiede anche di proporre di apporre uno striscione sulla facciata di Palazzo Ducale e individuare una panchina nel centro città da tingere di rosso per perorare la causa. Infine si chiede all’amministrazione di sostenere attraverso la messa a disposizione di sale e patrocini e iniziative di informazione sulla situazione in Iran e Afghanistan dove si vedono donne e giovani lottare per vedere riconosciuti i diritti fondamentali e infine a vigilare sull’applicazione delle sanzioni in caso delle gravi violazioni dei diritti umani.

La mozione prende le mosse da una commissione consiliare sul tema che era stata voluta dalla stessa Viscogliosi e dalla consigliera rossoverde Francesca Ghio, entrambe avevano partecipato insieme a diverse manifestazioni organizzate dalla comunità iraniana a Genova. Qui però si è inserita a seconda polemica: Viscogliosi ha fatto notare l’assenza della firma di Ghio sul documento “sarebbe stato corretto che la minoranza facesse in modo di far risultare anche il suo nome”.

La diretta interessata ha minimizzato, forse anche per non alimentare ulteriori polemiche: “Forse nel passaggio dei documenti fra le segreterie si è perso il nome ma l’importante è che passi il messaggio”. Ghio ha anche detto che comunque presenterà nuovamente sotto forma di mozione l’ordine del giorno sull’emergenza dei migranti in mare non ammesso oggi alla discussione.

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