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Edilizia, Ance Liguria: “Ma allora è vero che le banche non si fidano dell’Agenzia delle Entrate”

Superare immediatamente le contraddizioni anche per il bonus 2023

facciata ponteggi

Genova. “Inutile piangere sul latte versato, ma è il momento di rendere coercitivo per tutti l’obbligo a ottemperare agli impegni assunti dallo Stato”.

Secondo Emanuele Ferraloro, presidente di Ance Liguria, la manovra economica ha spazzato via le speranze in un prolungamento del Bonus 110%, ma ha evidenziato un obbligo: “Quello che chiama tutti i protagonisti della filiera del credito all’edilizia, a rispettare le regole del gioco, se il caso fissando un meccanismo di sanzioni progressive per chi continua a giocare autonomamente la sua partita”.

“Ci riferiamo – precisa Ferraloro – al sistema bancario che su tutto il territorio si rifiuta o non può scontare i bonus e sta facendo saltare operazioni già approvate, ma anche imprese, famiglie e posti di lavoro; alle troppe banche che evidentemente non si fidano dell’Agenzia delle Entrate. Se non è così ce lo dimostrino con i fatti”.

“Benissimo, accettiamo la sfida del nuovo governo – conclude il presidente di Ance Liguria – ma a patto che tutti rispettino le regole del gioco, in primis Cdp; se questo accadrà saremo i primi a cercare con il governo soluzioni alternative o aggiuntive, come forme di fidejussione per sbloccare i crediti incagliati. Purtroppo spazi per prendere in considerazione proposte alternative per ora non ci sono. Invece risulta essenziale e urgentissimo sbloccare i crediti incagliati.”

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