Dopo l'omicidio

Centro storico, il presidente del Municipio: “Su spaccio e degrado grande lavoro della polizia locale ma il Governo deve aiutarci”

Carratù: "Solo i vigili si occupano di far rispettare le ordinanze e a Pré ci hanno ringraziato". L'amministrazione: "Siamo mettendo molte risorse per il recupero edilizio, ma su molti aspetti abbiamo le mani legate dalle leggi nazionali"

Generica

Genova. “Ho chiesto all’assessore Sergio Gambino e al comandante della polizia locale Gianluca Giurato di farsi parte attiva con il prefetto perché arrivi a Roma il messaggio che abbiamo bisogno di una mano sul centro storico, prendendo a modello altre città che sono riuscite a renderli luoghi vivibili perché è evidente che quello che è successo in vico Mele ha un responsabile preciso che dovrà scontare una pena adeguata per il gesto grave commesso, ma è vero che ci sono comportamenti in alcuni vicoli che non vanno bene ed esasperano i residenti”. Il presidente del municipio Centro Est Andrea Carratù risponde indirettamente alle critiche arrivate anche alle istituzioni locali da residenti e associazioni. “Noi sul centro storico stiamo facendo un recupero urbanistico con risorse molto ingenti, abbiamo messo sul centro storico 100 uomini della polizia locale, abbiamo fatto una nuova illuminazione, abbiamo provato a regolamentare vendita e consumo di alcol per quello che le leggi ci permettono di fare. Se ci dicono cos’altro dobbiamo fare lo facciamo”.

Il presidente del Municipio ha fatto personalmente nei giorni scorsi i complimenti al comandante della polizia locale “perché i cittadini ci stanno dicendo grazie, in particolare nella zona di via Pré – perché la presenza degli agenti ha avuto dei ritorni molto positivi”. E a chi dice che la polizia locale dovrebbe avere un ruolo più limitato rispondo che “meno male che ci sono gli agenti della locale che tolgono le bottiglie di mano agli ubriachi e fanno rispettare le ordinanze, forse se lo facessero anche le altre forze dell’ordine sarebbe utile, ma la polizia locale si occupa anche di fare arresti per spaccio e i cittadini ci ringraziano”.

La zona della Maddalena? “La conosco molto bene, ho avuto per anni un bar all’angolo con i via dei quattro Canti. E’ evidente che ci sono persone che non rispettano le regole anche quelle di convivenza civile ma leggi nazionali ci legano le mani: per esempio ora sono preoccupato perché sta per aprire un nuovo minimarket che al solito fornirà alcol a basso costo che continuerà ad essere consumato in strada”.

Ma non è possibile contenere questi insediamenti? “Non in quella zona – ammette Carratù – perché la legge Madìa sui centri storici ci ha consentito di perimetrare un’area dove consenti di far insediare solo attività di eccellenza ma non puoi farlo in tutto il centro storico. Nell’area ci sono via Pre, via Gramsci, via San Luca ma la zona della maddalena e di vico Mele sono rimaste fuori”.

L’ordinanza anti alcol però esiste: “Certo, e sono due quella per la zona della movida che viene la sera il consumo fuori dai dehors e quella sulle altre zone, e che riguarda anche Sampierdarena, Rivarolo e Sestri ponente che vieta il consumo per strada e ha come sanzione soprattutto quella del sequestro delle bottiglie, peccato che sia solo la polizia locale a farla rispettare mentre gli altri vedono la gente bere e passano oltre”.

E lo spaccio? “La polizia locale sta lavorando bene e facendo arresti. Anche i carabinieri, in particolare quelli dalla stazione della Maddalena, hanno sempre lavorato molto bene e ottenuto ottimi risultati, soprattutto con i controlli in borghese. Ora i residenti mi segnalano che ormai girano solo in divisa e forse questo potrebbe rendere la loro azione meno efficace”.

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