Intervento

Caro bollette, la Commissione Ue risponde all’interrogazione M5s sui rincari per cittadini e aziende liguri

Beghin, Pirondini e Tosi: "Abbiamo messo in allerta la Commissione, che ora si impegna a monitorare il mercato ligure dell'energia e non esiterà a intervenire in caso di violazioni"

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Genova. “Lo scorso ottobre, come MoVimento 5 Stelle, avevamo denunciato quello che a nostro parere era una condotta vessatoria di alcuni fornitori di energia elettrica, in un momento peraltro di particolare incertezza, che ancora perdura: i clienti avevano infatti ricevuto ingiunzioni di pagamento di diverse decine di migliaia di euro a titolo di “cauzione” a garanzia del pagamento delle future utenze energetiche”.

Lo ricordano il senatore Luca Pirondini con il capogruppo regionale Fabio Tosi e la capodelegazione del gruppo M5S al Parlamento europeo Tiziana Beghin, che ha portato la questione a Bruxelles con un’interrogazione urgente. “Alla Commissione chiesi se ritenesse che il comportamento di questi fornitori di energia sia compatibile con la normativa europea e in particolare con le regole del mercato interno e se ritenesse o meno opportuno investigare sull’esistenza di un cartello a norma dell’art. 101 del TFUE”, ricorda l’europarlamentare.

La Commissione, nella sua risposta scritta, “prende atto del fatto che tale condotta è stata rilevata nel mercato al dettaglio dell’energia elettrica nella regione Liguria (…) Ai sensi della direttiva (UE) 2019/944 relativa a norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica, gli Stati membri hanno l’obbligo di garantire ai clienti finali il diritto di essere riforniti di energia elettrica da un fornitore a condizioni contrattuali eque, comunicate chiaramente in anticipo, eventualmente includendo anche l’offerta di piani di pagamento che essi possano sostenere. Le autorità italiane competenti dovrebbero tenere conto di tali principi nel valutare la condotta contestata ai fornitori di energia elettrica. La Commissione sta monitorando in via prioritaria tutti i mercati dell’energia al fine di individuare eventuali condotte anticoncorrenziali e non esiterà a intervenire per accertare eventuali distorsioni delle norme in materia di concorrenza e sanzionare gli operatori del mercato che contribuiscono alla crisi o ne traggono vantaggio. La Commissione è inoltre in stretto contatto con le autorità nazionali garanti della concorrenza degli Stati membri, che hanno competenze parallele per l’applicazione delle norme dell’UE in materia di concorrenza”.

“Quella di oggi è una prima vittoria per i cittadini e le aziende liguri – commenta Beghin -. Abbiamo messo in allerta la Commissione, che ora si impegna a monitorare il mercato ligure dell’energia e non esiterà a intervenire in caso di violazioni. L’accesso all’energia è un diritto fondamentale dei cittadini e situazioni come quelle riportate dalle aziende ledono questo diritto. Vista la passività del Governo, era doveroso da parte nostra riferire il tutto all’esecutivo europeo”.

Soddisfazione è stata espressa anche dal senatore Pirondini, che in particolare aggiunge: “In seguito alla nostra nota stampa, diramata per dare voce agli utenti che si erano rivolti al M5S per denunciare quanto stava accadendo, gli imprenditori hanno poi ricevuto lettere di annullamento delle richieste da parte dei loro fornitori. Arrivate, a mio avviso, grazie all’immediata levata di scudi del M5S per denunciare quanto stava accadendo in Liguria. Ottimo che ora la Commissione europea si sia impegnata a monitorare. Noi, intanto, continueremo a vigilare e invitiamo tutti i cittadini e le imprese liguri e non solo a segnalarci eventuali azioni similari”.

“Ottima la risposta dell’esecutivo europeo – commenta a sua volta Tosi -. Invito però gli utenti a non abbassare la guardia e di prestare la massima attenzione ai prezzi dell’energia elettrica e del gas naturale: eventuali modifiche, infatti, sarebbero in contrasto con il Dl Aiuti bis, che le congela fino al 30 aprile 2023”.

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