Risparmio

Caro bollette, Campo Ligure spegne le luci delle strade e i fari del castello

Su metà della rete saranno spenti un lampione su due, mentre a illuminare la torre medievale oggi è solo un faro su cinque

Campo Ligure Castello Spinola notte

Campo Ligure. Una riduzione dei punti luce sulle strade pubbliche in fascia notturna e il ridimensionamento dell’illuminazione artistica dell’iconico castello che sorge al centro del paese. Questi sono solo alcuni provvedimenti messi in atto dal comune di Campo Ligure per far fronte alle difficoltà legate alla spesa corrente dell’amministrazione civica dopo gli anni del covid, criticità a cui si è unità la travolgente crisi energetica che sta alimentando il caro bollette.

“Con i provvedimenti legati alla pandemia Covid, per i quali dovevamo garantire la giusta temperature nelle nostre scuole ma anche una completa aerazione delle classi, ci siamo trovati ad affrontare degli extra costi da 100 mila euro, solo in minima parte sostenuti dallo stato – sottolinea il sindaco di Campo Ligure Gianni Oliveri – per questo motivo stiamo cercando di tagliare più costi possibili”. Tagli che puntano ad ammortizzare il rincaro energetico che sta iniziando a farsi sentire.

Per questo motivo, quindi, è stata predisposta una riduzione dell’illuminazione pubblica, partita la scorsa notte: “Nella fascia notturna tra le 0.30 e le 5.30, quando nelle strade ci sono meno persone, spegneremo la metà dei lampioni – spiega il sindaco – un provvedimento che però non interessa tutta la rete, ma solo il 50% di essa”. In pratica, quindi, il taglio riguarderà un quarto dei punti luce: “Ci aspettiamo quindi un risparmio del 25%, risparmio che però vedremo effettivamente solo nelle prossime bollette”.

Ma non solo. La scure del risparmio tocca anche il simbolo del comune, vale a dire il Castello di Campo Ligure, la cui bellezza e unicità ha garantito l’elezione del piccolo centro storico della Valle Stura tra i borghi più belli d’Italia. “Da settembre l’illuminazione artistica è stata ridotta – spiega il Oliveri – dei cinque fari installati oggi ne accendiamo solamente uno“.

Basteranno questi provvedimenti? “I conti li faremo più avanti, nel frattempo siamo continuando con interventi di efficientamento energetico degli edifici pubblici, sia per quanto riguarda gli impianti di riscaldamento sia per quanto riguarda la gestione della luce, mentre stiamo valutando di rimettere in piedi la centrale a biomassa, alimentata dal cippato proveniente dal taglio degli alberi, ad oggi fuori uso”. Ma non solo. “Abbiamo aperto anche dei ragionamenti sulla questione eolica, e sulla eventualità di studiare l’introduzione di impianti di questo tipo”.

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