Involuzione

Blessin a Pegli per l’allenamento. Il mister tedesco saprà il suo destino nelle prossime ore

L'impronta portata l'anno scorso, tra sorrisi, modi di dire, e motivazione, si è esaurita in un pallido ricordo

Genoa Vs Brescia

Genova. L’allenamento “di scarico” si è svolto regolarmente oggi con mister Alexander Blessin alla guida del Genoa. La giornata di riposo, prevista per domani, sembra il momento giusto per decidere sul suo destino.

La Società, in caso non riconfermasse la fiducia ha, col senno di poi, “perso” le due settimane della sosta per ricominciare un nuovo corso e chi subentrerà dovrà affrontare anche il turno infrasettimanale.

La piazza sembra ormai essersi disamorata del tedesco (sono ormai lontani i tempi in cui veniva chiamato sotto la Nord) che l’anno scorso sorrideva sempre, mentre quest’anno, complice la responsabilità di avere un’unica opzione (risalire in serie A), si è a poco a poco imbronciato sia nel volto sia nelle espressioni verbali.

La parola “dilettanti” pronunciata in italiano per apostrofare i suoi giocatori è dirompente perché di solito l’allenatore i panni sporchi li lava nello spogliatoio. Blessin ci aveva abituato a modi di dire originali, a espressioni a volte poco ortodosse in un calcio abituato all’eccesso di diplomaziona, a una routine un po’ diversa rispetto ai colleghi nell’approccio con la stampa, ma soprattutto dava l’impressione di essere un motivatore, di tirare fuori quanto possibile dai giocatori. In questa stagione la vena innovativa si è esaurita doppiamente: anche dal punto di vista tattico. Del suo gegenpressing non c’è l’ombra da settimane e la fase offensiva si conferma il punto debole nonostante un attaccante come Coda. Alcuni giocatori deludono, altri giocano molto meno rispetto alle attese (Hefti, per esempio). Un cross dal fondo o una sgroppata sulla fascia sono rarità.

Nell’ultimo mese si è rotto qualcosa. Il Genoa è irriconoscibile, sfilacciato. I difensori sono sempre esposti all’uno contro uno e rischiano grosso a ogni azione avversaria. Alcune scelte negli undici iniziali e nei cambi hanno sorpreso parecchi.

Le parole di Blessin sullo scollamento tra ciò che vede in allenamento e la partita sono un ulteriore segnale che ormai non ha più in mano la squadra, non solo da ieri, e questo dovrebbe far propendere la Società per un cambio al vertice o una presa di posizione dura e compatta sulla sua riconferma. L’indecisione e le voci, che si susseguono ormai da un paio di settimane, non fanno bene allo spogliatoio.

I nomi che girano sono quelli di Aurelio Andreazzoli, che al Genoa comunque non ha lasciato un gran ricordo dal punto di vista dei risultati e della preparazione atletica, di Nenad Bjelica, allenatore croato già alla Dinamo Zagabria, ex Spezia. Gira anche una suggestione: Alberto Gilardino, che tanto sta facendo bene con la Primavera e potrebbe essere promosso seguendo l’effetto Palladino col Monza. Sotto contratto, in verità, ci sarebbe ancora Davide Ballardini. Non è un mistero che l’allenatore è ancora molto amato ed è stato esonerato nella fretta e nell’inesperienza dei 777 Partners di dare un segnale con un nome blasonato come Shevchenko (che non si è mostrato all’altezza della situazione). I tifosi sperano in ogni caso in un nome che conosca la categoria e che riesca a tirare fuori il meglio dalla rosa attuale, in attesa di un calciomercato di gennaio che potrebbe essere ricco di cambiamenti.

leggi anche
Genoa Vs Brescia
Crisi
Genoa cercasi, Blessin a rischio esonero ma rilancia: “Solo con un gruppo unito possiamo uscirne”
perugia genoa
Cronaca
Il Genoa perde 1-0 a Perugia: crisi di gioco e di personalità
striscione blessin
Chiari
Blessin Game Over, striscione al Signorini firmato Gradinata Nord

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.