Protesta

Aule al freddo, studenti in sciopero al liceo Gobetti: “Non pagheremo noi la crisi energetica”

Il racconto di una studentessa: "In alcune classi i ragazzi si sono ammalati. Non abbiamo intenzione di fare lezione al gelo"

Genova. Studenti in sciopero questa mattina alla succursale del liceo statale Gobetti in via Spataro, a Sampierdarena. Il motivo? Aule al freddo. Un tema ricorrente nelle scuole praticamente ogni inverno, ma questa volta sui disagi nelle classi si allunga l’ombra dei rincari sulle bollette e delle politiche di risparmio energetico adottate dagli istituti.

“Su tre plessi solo in due lasciano i caloriferi accesi tutta la mattina mentre da noi, in via Spataro, li tengono accesi fino alle 9.30 e nelle classi si muore di freddo – racconta Elena, una studentessa -. In alcune classi si sono addirittura ammalati perché è troppo freddo nell’istituto. Nei corridoi e nei bagni non li accendono proprio, e spesso il personale scolastico è obbligato a lavorare con una temperatura che è al di sotto dei 18 gradi”.

Stamattina in presidio davanti al Gobetti di via Spataro si sono presentati studenti degli altri plessi (via Spinola di San Pietro e largo Gozzano, sempre a Sampierdarena): “Il nostro obiettivo è chiedere ascolto alla preside, che sicuramente sarà dalla nostra parte. Noi studenti non abbiamo intenzione di pagare il caro bollette, dopo tutte le rette che paghiamo. Non abbiamo intenzione di subire passivamente questa crisi energetica né tanto meno di fare lezione in congelatori”.

Genova24 è in attesa di mettersi in contatto con la preside per riportare anche la versione dell’istituto.

leggi anche
protesta studenti gobetti
Istruzione
Scuole al freddo, la protesta parte dal Gobetti: “Gli studenti di Genova in classe con meno di 18 gradi scioperino con noi”
protesta studenti gobetti
La circolare
Studenti del Gobetti in sciopero per le classi al freddo, la preside: “Le alunne evitino top e canottiere”
Generico dicembre 2022
Brrrr!
Scuole al freddo, anche alla primaria Foglietta di Sestri i genitori tengono i bambini a casa

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.