Bargagli. Le scosse di terremoto registrate nell’entroterra di Genova nelle scorse settimane non hanno provocato ulteriori danni al viadotto di Traso, già da tempo osservato speciale e sottoposto a lavori di ristrutturazione. È il risultato delle ispezioni condotte da Anas, illustrato oggi dall’assessore Giacomo Giampedrone in consiglio regionale in risposta a un’interrogazione del Pd.
Nell’aprile 2021 Genova24 aveva documentato la situazione precaria del ponte, che si muoveva al passaggio dei camion. Dopo l’allarme dei residenti e del Comune, Anas aveva istituito un senso unico alternato e avviato i lavori di consolidamento delle fondazioni delle due pile per 550mila euro e di messa in sicurezza degli impalcati per 370mila euro. L’intervento è stato completato e il transito è stato ripristinato nel doppio senso di marcia pur con un limite di carico che vieta il transito ai mezzi pesanti.
Per la messa in sicurezza definitiva delle pile e del versante serve però un intervento molto più corposo da 8,65 milioni di euro. Attualmente è stata conclusa la progettazione definitiva che però deve ancora essere validata dal ministero delle Infrastrutture. Solo allora si potrà procedere all’appalto e alla realizzazione dei lavori, i cui tempi sono ancora da definire.
“Da parte mia continuerò a monitorare la situazione per chiedere che i tempi per la messa in sicurezza non si dilatino ulteriormente, visto che i disagi si sono protratti fin troppo”, commenta il consigliere Pippo Rossetti che ha presentato l’interrogazione.
Per il ponte di Traso era emersa anche l’ipotesi di una demolizione, totale o parziale, con conseguente ricostruzione ex novo, se gli interventi realizzati e quelli in programma non dovessero bastare a garantirne la stabilità. Anas intanto ricorda che sul viadotto, come su tutte le opere in gestione, sono previste ispezioni ricorrenti ogni tre mesi e un’ispezione tecnica approfondita una volta all’anno.