Spettacolo

Teatro, Maria Stuarda di Friedrich Schiller in prima nazionale dal 18 al 30 ottobre

La lotta per il potere tra due regine nel nuovo spettacolo di Davide Livermore. Protagoniste Laura Marinoni ed Elisabetta Pozzi, vestite da Dolce & Gabbana

Generico ottobre 2022

Genova. Ragione di stato e ragioni del cuore, paura e ambizione, passione e vendetta. Maria Stuarda, capolavoro di Friedrich Schiller del 1800, racconta il confronto serrato e tragico tra Maria Stuart, cattolica regina di Scozia, e la protestante Elisabetta I.

In gioco c’è la corona d’Inghilterra e lo scontro sarà implacabile: politica, religione, potere, intrighi e passioni – pubbliche e private – si mescolano in questo violento affresco storico. Una battaglia feroce che determinerà le sorti future non solo dell’Inghilterra ma dell’Europa e del mondo.

«Schiller è uno dei geni del teatro di tutti i tempi. È magistrale nel gestire la funzione narrativa e nel far entrare all’interno dell’arco del racconto una profonda indagine sull’animo umano, sulle emozioni di ciascuno di noi. E nel caso di Maria Stuarda sul ruolo della donna e del rapporto tra femminilità e potere» afferma Davide Livermore, direttore del Teatro Nazionale di Genova.

«Elisabetta è costretta a mascolinizzarsi per governare e per non perdere la sfida con la sua rivale, Maria, che
invece fa una scelta opposta. Davanti a queste due gigantesche figure non possiamo non chiederci quanto e come la donna abbia dovuto interiorizzare certi meccanismi maschili nella gestione del potere e quanto questo succeda anche ai giorni nostri».

Il regista ambienta lo spettacolo in una scenografia astratta e claustrofobica, dominata da un’enorme scalinata. L’allestimento scenico curato da Lorenzo Russo Rainaldi e sapientemente illuminato da Aldo Mantovani, sarà corte, prigione, parco, segrete: un non-luogo in cui tutto è possibile, in cui le due donne si specchiano l’una nell’altra e i due opposti si fondono.

«Il punto di partenza del dramma di Schiller è una contrapposizione: una donna nasce regina, l’altra bastarda. Elisabetta e Maria sono due donne che si tengono l’una all’altra: i loro destini sono legati, e la morte dell’una determinerà il crollo psicofisico dell’altra» spiega ancora Livermore, che per interpretare le protagoniste chiama
due regine del teatro italiano come Laura Marinoni ed Elisabetta Pozzi (in rigoroso ordine alfabetico!). Per le due attrici la sfida sarà doppia: scopriranno sera per sera, grazie a un gioco teatrale che avviene nel prologo, chi interpreterà Maria e chi Elisabetta, chi sarà destinata a regnare e chi a perire.

Un gruppo affiatato costituito da cinque attori di grande esperienza, che hanno già avuto modo di lavorare insieme nell’Orestea di Eschilo diretta da Davide Livermore – Gaia Aprea, Linda Gennari, Giancarlo Judica Cordiglia, Olivia Manescalchi, Sax Nicosia – dà vita a tutti gli altri personaggi, funzionari di corte, spie, amanti, fedeli servitori o doppiogiochisti, permettendo una messa in scena pressoché integrale del testo di Schiller, presentato nella nuova traduzione di Carlo Sciaccaluga, una versione dal linguaggio contemporaneo ma allo stesso tempo il più possibile aderente alla musicalità del blankvers originario.

L’intero spettacolo è sostenuto dalla straordinaria partitura musicale creata da Mario Conte, che ha curato anche la direzione musicale, e Giua, che canta e suona chitarra e basso elettrico durante tutta la rappresentazione. I due musicisti hanno rielaborato frammenti provenienti dalla musica rinascimentale, da John Dowland a Henry Purcell, e composto brani originali, come il tema Fourth Act di Mario Conte e la canzone di Giua The Queens, con cui si apre lo spettacolo. Anche i costumi giocano con rimandi storici e atmosfere rock e glamour. Grazie a una prestigiosa
collaborazione, le due regine vestono preziosi costumi firmati da Dolce & Gabbana, mentre il resto del cast si avvale dell’eccellente lavoro della costumista Anna Missaglia, che cita David Bowie, i Sex Pistols, le divise di Buckingham Palace e i colori pantone di Elisabetta II. Completa la parte visiva dello spettacolo il progetto di trucco e parrucco ideato da Bruna Calvaresi.

A Maria Stuarda è legata anche una partnership digitale con Giglio Group, grazie alla quale il Teatro Nazionale di Genova fa il suo ingresso nel mondo NFT, mostrando lo spettacolo dal punto di vista di Antonello, un bambino di cinque anni, che dopo avere assistito alle prove ha realizzato una serie di disegni con i personaggi e i momenti salienti dello spettacolo. Con la possibilità di mostrare nell’ambito dell’iniziativa anche altri contenuti inediti legati allo spettacolo, la collezione di NFT sarà disponibile sulle piattaforme dedicate ai progetti artistici. Tutti gli NFT sono realizzati grazie alla partnership con Giglio Group e i futuri proventi saranno interamente di competenza del Teatro Nazionale di Genova.

Maria Stuarda è una produzione del Teatro Nazionale di Genova con il Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale e CTB Centro Teatrale Bresciano. Sarà in scena in prima nazionale a Genova al Teatro Ivo Chiesa dal 18 al 30 ottobre 2022. In tournée a gennaio e febbraio 2023.

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