Bonifica in corso

Sversamento nel Varenna, aperta indagine in Procura: sotto esame le procedure d’emergenza

A finire nel torrente potrebbero essere stati più dei 4 mila litri di idrocarburi inizialmente quantificati. Interrogazioni in Consiglio comunale di Francesca Ghio e Rita Bruzzone

Sversamento Varenna

Genova. Qualcosa è andato storto ma forse qualcosa poteva andare meglio. Parliamo dello sversamento nel Varenna di idrocarburi fuoriusciti dall’impianto di stoccaggio di Eni di Fondega Nord, sopra Multedo, a pochi metri dal torrente, per cui dopo una settimana la bonifica è ancora in corso. La procura di Genova vuole vederci chiaro, aprendo un fascicolo al momento a carico di ignoti per capire se tutta la normativa che regola la gestione della sicurezza dell’impianto è stata rispettata.

Sono diverse le questioni da chiarire, in primis la quantità di materiale disperso che, secondo la stessa Eni, arriverebbe a 4 mila litri, mentre esisterebbero alcune evidenze per cui potrebbero essere molti di più, visto che da giorni si alternano autobotti su autobotti riempite dagli autospurghi. Ma non solo: essendo un impianto a rischio di incidente rilevante a causa dell’enorme mole di prodotto che può stoccare (parliamo di quasi 300 mila tonnellate di sostanze altamente infiammabili) in teoria dovrebbe essere ‘sigillato‘ vale a dire avere sistemi di recupero e trattenuta di eventuali perdite per evitare che queste finiscano all’esterno dello stabilimento.

Ma come è stato notato da molti residenti, e dalle telecamere di Genova24, il greggio sarebbe arrivato nel greto del torrente direttamente passando da quello che in apparenza sembra essere un canale di scolo delle acque meteoriche. Le indagini della procura mirano a fare chiarezza su questo, e sono affiancate dalla richiesta della Prefettura du una “dettagliata relazione”, come riporta La Repubblica. Una richiesta che appare tardiva, visto che come è emerso in questi giorni il piano di emergenza esterna dell’impianto è scaduto dal 2015 e la responsabilità del suo aggiornamento starebbe proprio alla prefettura genovese.

Sversamento Varenna
Il punto di fuoriuscita degli idrocarburi dall'impianto

Nel frattempo la questione è arrivata in Consiglio comunale, dove sono state presentate due interrogazioni a risposta immediata sull’episodio, presentate dalle consigliere Francesca Ghio (RossoVerdi) e Rita Bruzzone (Partito Democratico), con la richiesta di fare chiarezza sull’episodio, di fare un punto sulla quantificazione del danno e capire quali sono state le iniziative prese dall’amministrazione civica, soprattutto alla luce del fatto che l’impianto Rir di Pegli è risultato poi con un Piano di emergenza esterno scaduto, non aggiornato.

“Le operazioni di bonifica del torrente Varenna sono ancora in corso – ha risposto l’assessore all’ambiente Matteo Campora – l’Amministrazione, pur non avendo la competenza diretta su eventi come quello avvenuto a Pegli, attraverso la Direzione Ambiente è in contatto diretto con gli Enti preposti al fine di portare avanti attività di sensibilizzazione con Eni ed altre aziende che svolgono attività” come quella di stoccaggio di prodotti petroliferi”.

“Attendiamo che le operazioni di bonifica terminino nel periodo più breve possibile, dopodiché sarà mia cura, tramite la nostra Direzione, avere e trasmettere al Consiglio Comunale tutte le informazioni che ci saranno comunicate. Al momento – ha concluso Campora – ci sono delle indagini in corso ed i relativi atti sono secretati“.

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