Proteste

Sversamento di greggio nel Varenna, il comitato di Multedo: “Da Eni un silenzio assordante”

"Chiediamo un doveroso risarcimento con migliorie per il quartiere di Multedo, soprattutto per le zone nelle vicinanze dei depositi"

varenna sversamento nuove

Genova. Mentre va avanti l’inchiesta della procura di Genova che ha sequestrato parte dell’oleodotto Eni di Pegli e indagato due tecnici della società, riceviamo e pubblichiamo dall’associazione Comitato di quartiere di Multedo per voce di Sergio Di Antonio.

“Abbiamo atteso ad emettere un comunicato in merito allo sversamento di greggio nel torrente Varenna. Abbiamo atteso perché speravamo in una dichiarazione da parte di Eni, che non è mai arrivata.

Ciò che è accaduto, e che sta continuando ad accadere, è un fatto di una gravità assoluta, sia per l’impatto ambientale che per la salute delle persone che abitano nella zona.

Apprendiamo dalla stampa che il Piano di Emergenza risale al 2015 e che dovrebbe essere rinnovato ogni tre anni e, sempre dalla stampa, veniamo a sapere che lo sversamento è ancora in atto.

Ci sono giunte voci che dicono che il greggio, prossimamente, verrà sostituito, in tutti i serbatoi, con prodotti raffinati (benzina) quindi chiediamo ad Eni più controlli e più sicurezza anche, e soprattutto, in vista di questo cambiamento.

Chiediamo un doveroso risarcimento con migliorie per il quartiere di Multedo, soprattutto per le zone nelle vicinanze dei depositi. Questo silenzio assordante da parte di Eni ci lascia particolarmente amareggiati”.

leggi anche
varenna sversamento nuove
Svolta?
Sversamento nel Varenna, due indagati per l’incidente. Eni: “Cause ancora da accertare”
varenna sversamento nuove
Le indagini
Sversamento nel Varenna, il greggio continua a uscire: la Procura sequestra parte dell’oleodotto Eni
Sversamento Varenna
'fuori legge'
Sversamento nel Varenna, il piano di emergenza esterna dei depositi Eni è ‘scaduto’ dal 2015
varenna sversamento nuove
Inchiesta
Sversamento di idrocarburi nel Varenna, sale il numero degli indagati dalla procura di Genova

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.