Genova. La Direzione Nazionale di Sinistra Italiana svoltasi sabato e presieduta dal Segretario Nicola Fratoianni, con 24 voti favorevoli e 12 contrari, su un totale di 45 componenti, ha deliberato la proposta di commissariamento delle Federazioni di Genova e Toscana.
Su quanto accaduto Maria Gabriella Branca, segreteria nazionale di SI e Coordinamento regionale SI, Carla Nattero, Coordinatrice regionale SI, e Lucio Sardi e Walter Sparso, membri Coordinamento regionale SI, hanno voluto diramare una nota di chiarimento, che pubblichiamo.
“Vogliamo rispondere alla segreteria di Genova, per chiarezza e trasparenza, anche se ci dispiace continuare a alimentare polemiche. La lettura che dà la federazione di Genova nel suo comunicato dei motivi della nostra scelta di presentarci alle elezioni spiega già da sola molto delle scelte successive del gruppo dirigente.
Non ci siamo presentati “per qualche parlamentare in più” ma perché abbiamo visto nella lista Alleanza Verdi Sinistra una potenzialità importante che ci permetteva di proporre all’elettorato una formazione di sinistra all’altezza dei tempi, capace di coniugare giustizia sociale e ambientale. L’alleanza che abbiamo fatto era l’unica concretamente possibile.
Quanto alla differenza delle nostre posizioni sull’appoggio al governo Draghi e sulla guerra all’Ucraina, posizioni che ovviamente abbiamo mantenuto nel corso della campagna elettorale, erano presenti anche con i 5 Stelle. Per questo la legittima e rivendicata aspirazione da parte della segreteria genovese ma da tutti noi condivisa, sulla costruzione di un campo largo dal Pd a Conte, non avrebbe certo risolto la questione della coerenza sulle posizioni sulla guerra in Ucraina.
Tentare di fare argine alle destre era un obiettivo per noi non secondario e pensiamo che questo ragionamento lo avrebbe potuto condividere la segreteria genovese che solo tre mesi fa ha scelto di allearsi con il PD alle elezioni comunali di Genova.
I risultati elettorali raggiunti dalla lista Alleanza Verdi – Sinistra, che non sono da enfatizzare ma sono certamente buoni a Genova e in Liguria, ci confortano nella nostra scelta e ci aprono nuovi terreni di battaglia politica e di rapporti sociali che ci aiuteranno nella dura opposizione che il nostro gruppo farà in Parlamento.
Questi buoni risultati sono stati ottenuti anche grazie all’impegno di compagne e compagni genovesi, a partire dalla capolista al Senato Simona Cosso, ma non della segreteria di Genova, che ha dichiarato pubblicamente di non partecipare alla campagna elettorale, pretendendo di estendere questa posizione a tutto il corpo del partito genovese e comportandosi come se la campagna elettorale non esistesse e fosse un mero incidente della storia.
Di fronte a questo atteggiamento di totale chiusura è difficile rivendicare ora l’esigenza di un compromesso. Come si sa per trattare bisogna essere in due e qui uno degli interlocutori mancava completamente. La scelta “aventiniana” o meglio spesso ostruzionistica della segreteria di Genova, ha confuso il dissenso politico (che è sempre legittimo e che tante volte è stato manifestato dalla stessa federazione) con il contrasto materiale a una decisione essenziale, democraticamente assunta, cioè la modalità di presentazione del nostro partito alle elezioni politiche.
E’ difficile distinguere tra il non aderire e l’ostacolare la campagna in un partito piccolo come il nostro, che ha bisogno di tutte le sue forze, soprattutto in una situazione oggettivamente difficilissima come è stata quella delle ultime elezioni politiche.
Il commissariamento serve appunto a chiarire questi aspetti politici e ad accompagnare la federazione di Genova a un assetto organizzativo e dirigenziale più aperto, nella garanzia dell’espressione legittima di tutte le idee. Si tratta di un provvedimento previsto dal nostro Statuto e presenta tutte le necessarie tutele per gli iscritti di esprimere le proprie idee e ricostituire una comunità di intenti come deve avvenire in un partito.
Non c’è nessuna guerra del Coordinamento Regionale alla federazione di Genova, anzi il regionale ha sempre sostenuto il lavoro di radicamento positivamente realizzato dalla federazione di Genova, compresa la decisione di presentarsi alle Comunali con il simbolo di SI.
E’ stata la gravissima scelta fatta dalla segreteria di Genova alle politiche che ha aperto una frattura dolorosa fra i nostri iscritti ed ora e’ necessario un intervento esterno per poterla superare”.