Genova. “Tanta sofferenza, ma chi non sa soffrire non sa neanche gioire”. Dejan Stankovic è convinto che il passaggio di turno in Coppa Italia in questo modo così rocambolesco contro l’Ascoli (22 rigori battuti), potrebbe essere la scossa per la Sampdoria in vista dell’importantissima partita a Cremona.
Il mister blucerchiato non nasconde cosa non ha funzionato: “Siamo entrati molto bene, è stato tutto sotto controllo sino al gol. Dimostra che dobbiamo essere sempre concentrati, in quell’occasione abbiamo dormito e dopo l’1-1 c’era molto più nervosismo che contro la Roma, i ragazzi volevano vincere, non hanno mollato sino alla fine e questa è una loro vittoria. Posso solo ringraziarli, sono stati bravi. Chi ha meno minuti nelle gambe era persino più stanco di chi ha giocato sempre, ma è così che si fa il gruppo”. Anche questa volta Stankovic evidenzia che la frenesia e la troppa voglia di fare è deleteria per le giocate e un’iniezione di ottimismo come il passaggio del turno può facilitare le cose.
Per il mister i giocatori si meritano un po’ di gioia, anche se da domani testa alla Cremonese. La partita in campionato di lunedì può essere un tassello importante per cambiare il corso della stagione. “Si giocherà a calcio anche dopo la partita di lunedì, ma stasera è uscito il gruppo. Io l’ho detto ai ragazzi: qualche volta in campo conterà più l’uomo che il giocatore, la voglia di non mollare, di soffrire, di dare qualcosa per il compagno. Dobbiamo essere uniti come oggi”.
Stankovic ringrazia anche il pubblico: “Ci hanno sempre sostenuto, mi fa grande piacere, eravamo pure sotto e in certi momenti neanche brillanti. Il sold out contro la Cremonese dimostra che loro ci credono e noi non possiamo mollare, io per primo, tocca a noi. Li ringrazio tanto, sono spettacolari. Non ho parole”.
Svelato anche l’infortunio di Vieira: “Ieri nella partitina finale gli si è girata la caviglia, ha provato il riscaldamento e non sentiva stabilità. Rincon era pronto, ma ha subito un affaticamento all’intervallo, lo stesso è successo a Pussetto. Non ci sono stati cambi perché non hanno giocato bene, era previsto anche che Caputo e Quagliarella giocassero mezzo tempo”.
Infine una parola per Contini: “Lui è stato monumentale, numero uno, ha avuto grande personalità. Ha segnato pure, cosa vuoi chiedere di più a un portiere?”