Genova. “I diritti devono essere di tutti, sennò chiamateli privilegi“. Sulla prua di Life Support, la prima nave SAR (save and rescue) di Emergency si può legge una delle frasi di Gino Strada, il fondatore della ong scomparso il 13 agosto 2021. “Gino era ancora con noi quando abbiamo iniziato a immaginare questa nave”, racconta Carlo Maisano, genovese, coordinatore del progetto Life Support.
L’imbarcazione, acquistata in Norvegia, riallestita ai cantieri San Giorgio di Genova e riclassificata – il tutto per una spesa di quasi 3 milioni di euro ricavati dalle donazioni dei privati che sostengono Emergency – è stata presentata questa mattina alla banchina dei magazzini del Cotone dove resterà fino al 22 ottobre, visitabile dal pubblico.
A fine mese, se tutto andrà come previsto, partirà in missione per il Mediterraneo, al largo della Libia, in acque internazionali. Sarà capitanata da Paolo Fusarini, comandante appena andato in pensione dopo anni tra cargo e crociere Costa, con un equipaggio di medici, infermieri, tecnici, volontari di circa 25-30 persone.
“Il Mar Mediterraneo centrale è da anni la rotta migratoria più pericolosa del mondo – spiega Rossella Miccio, presidente di Emergency – sono 1.200 i migranti morti o dispersi solo quest’anno, in media parliamo di 4 perdite al giorno e nell’indifferenza generale”.
Dopo aver collaborato al lavoro di altre organizzazioni con i nostri medici, infermieri, mediatori, psicologi Emergency ha deciso di acquistare una propria nave. “La mancanza di una missione navale europea rende urgente l’intervento in mare delle ong – dice Pietro Parrino, direttore del Field operations department di Emergency – per questo abbiamo voluto un progetto Sar, abbiamo lavorato duramente per arrivare a questo risultato e a bordo portiamo l’esperienza maturata negli anni nei nostri progetti in Italia e all’estero”.
Dati tecnici. La Life Support è un offshore vessel, ha una lunghezza di 51,3 metri e 1346 tonnellate di stazza. “Può arrivare ad accogliere fino a 175 naufraghi oltre al personale di bordo ma sappiamo che se ci troveremo di fronte a numeri più alti non staremo certo a contare le teste, il nostro compito, in mare, sarà salvare vite”, sottolinea il comandante.
Un ambulatorio e spazi per l’accoglienza. La nave è suddivisa in varie sezioni: due aree di lavoro, l’area equipaggio e l’area accoglienza. Nella prima area Emergency ha posizionato mezzi adibiti al soccorso, adeguato le dotazioni di emergenza per il servizio di salvataggio e rimosso le dotazioni non necessarie. Nella seconda area, un container sterile fungerà da un ambulatorio medico per il ricovero e i soccorsi. Qui anche un ponte per l’accoglienza al coperto, il main deck, dove sono stati allestiti anche posti letto e servizi igienici.
INFO per visitare Life Support di Emergency: luogo e orari
Alla calata Molo Vecchio al porto antico di Genova venerdì 21 ottobre dalle 17 alle 21, sabato 22 ottobre dalle 10 alle 21. Per accedere è necessario portare un documento di riconoscimento valido. I minori devono essere accompagnati. A causa della ripidità delle scale il percorso non accessibile a persone con disabilità motorie.