Genova. Sono stati rassicurati dal presidente dell’autorità di sistema portuale Paolo Signorini i lavoratori delle riparazioni navali che questa mattina al termine di un’assemblea al varco portuale delle Grazie sono scesi in strada per chiedere chiarezza sul futuro dell’area: “Signorini ci ha detto che per quanto riguarda l’autorità portuale, cioè coloro che governano il porto le riparazioni navali non si toccano e che nel prossimo piano regolatore portuale verrà garantita la missione dell’area, non verrà toccato uno spillo anzi verrà potenziata” spiega al megafono il segretario genovese della Fiom Stefano Bonazzi. “Noi gli abbiamo anche dato il suggerimento di tombare tutta l’area dello yacht club e dei circoli sportivi visto che si tratta di un’area industriale e questo ci consentirebbe di avere uno spazio in più” ha aggiunto.
Tutto a posto quindi? Non proprio perché sindacati e lavoratori chiedono ora: “Occorre che quello che ha detto a noi venga detto alla città con una dichiarazione ufficiale” dice Bonazzi che avverte: “Se questo non accade, cioè se non viene messa la parola fine a tutte le ‘bolinate’ che sono state dette in questi mesi non ci fermiamo qui a due ore di assemblea con passeggiata dalle riparazioni navali a palazzo San Giorgio ma andremo a sturare le orecchie a qualcun altro” conclude con un chiaro riferimento, anche se impiccato, al sindaco di Genova.
“Adesso rientriamo al varco in corteo – dice ai lavoratori il responsabile Fiom delle Riparazioni navali Luca Marenco – e incassiamo queste dichiarazioni ma restiamo pronti alla mobilitazione”.
La protesta di stamani era stata convocata da Fiom, Fim e Uilm dopo le notizie di stampa, mai smentite, di un incontro avvenuto venerdì tra il sindaco di Genova Marco Bucci e alcuni industriali del porto per vagliare la possibilità di un trasferimento delle riparazioni navali per consentire di creare una viabilità ordinaria a collegare il porto antico e la Fiera.
Nei giorni scorsi in consiglio comunale l’assessore al porto Francesco Maresca aveva escluso l’ipotesi: “Assolutamente nego che si stia pensando a un trasferimento delle riparazioni navali in altre aree ed è impensabile, in questo momento e in futuro, aprire quell’area portuale al passaggio del traffico urbano” aveva detto rispondendo a un’interrogazione dell’opposizione”, ma i lavoratori avevano lamentato il silenzio da parte dell’autorità portuale, proprietaria dell’area.
“Prendiamo atto delle parole del presidente dell’Autorità Portuale di Genova Signorini: ha assicurato che il comparto delle Riparazioni Navali rimarrà ove attualmente collocato, anche alla luce degli investimenti fatti per espandere l’area dallo stesso interessata. Bene, ma chiediamo però che su questo argomento ci sia uniformità di intenti tra l’Autorità Portuale e le istituzioni locali: basta l’ambiguità di questi giorni, visto che abbiamo appreso che il Piano Regolatore Comunale, prevede, nei prossimi anni, per l’area interessata, molteplici interventi urbanistici non assicurando le dovute garanzie per il futuro. Le Riparazioni Navali sono la storia della città di Genova, un comparto fondamentale della nostra industria. Non possiamo accettare che vengano disegnati scenari futuristici senza il coinvolgimento del sindacato. Se qualcuno vuole entrare nel merito e aprire una discussione lo dica chiaramente”, lo scrive in una nota la Fim Cisl Genova.