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Protesta Ansaldo Energia, la Uilm prende le distanze: “Nervi saldi, attendiamo un interlocutore”

"Le risposte arrivate in settimana dalle istituzioni non sono il nulla come altri commentano", dice Antonio Apa

Uilm

Genova. “Le problematiche non sono solo economiche, ora servono nervi saldi, attendiamo un interlocutore” A parlare è Antonio Apa, coordinatore Uilm Liguria, la sigla dei metalmeccanica che in queste ore ha preso le distanze dalle modalità di protesta di Fiom e Fim e che non ha sottoscritto lo sciopero di tutti i metalmeccanici previsto per domani, venerdì 14 ottobre.

“A seguito dello sciopero dei lavoratori di Ansaldo Energia e degli incontri tenuti nelle ultime ore con la Prefettura e con le Istituzioni regionali e cittadine, la Uilm Genova ribadisce la necessità di avere nervi saldi e non dare adito a mosse controproducenti fino all’arrivo di un nuovo interlocutore a Palazzo Chigi”, dice Apa.

“Le problematiche di Ansaldo non sono solo economiche ma anche organizzative e strategiche e nonostante CDP sia il grande assente a questi tavoli le risposte arrivate in settimana dalle istituzioni non sono il nulla come altri commentano, ma offrono comunque risposte, come la salvaguardia dell’occupazione fino a aprile e il mantenimento dei salari”, aggiunge.

“Proseguire con sciopero e manifestazioni ad oltranza rischia di essere dannoso per la città e per gli stessi lavoratori, ma la Uilm continua a non mollare un centimetro sulla questione Ansaldo e continuerà a mettere a nudo le criticità dell’azienda e a proporre le relative soluzioni. La Uilm Genova non aderirà alla proposta di sciopero generale di solidarietà proposto dalle altre due organizzazioni sindacali: non ci sono le condizioni per dare una spallata senza un esecutivo”, conclude il coordinatore.

Anche il segretario generale della Uil Liguria, dopo l’incontro con le istituzioni di questa mattina invoca “menti lucide”: “La UIL Liguria è al fianco dei lavoratori di Ansaldo Energia e non molla un centimetro sulla lotta per salvaguardare occupazione e industria, ma le risposte arrivate negli ultimi giorni dalle istituzioni regionali e dalla prefettura ci indicano che questo è il momento di avere grande coraggio e mente lucida”, dice Ghini.

“Non aderiamo a sciopero generali che mettono a disagio la cittadinanza rischiando di essere controproducenti anche per i lavoratori, oggi è importante tenere vivo il dialogo e soprattutto aspettare l’insediamento imminente di un nuovo governo dal quale ci aspettiamo interventi rapidi e risolutivi” conclude.

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