Genova. “Schubert quando sentì suonare Paganini disse ‘ho sentito suonare un angelo’, non disse ‘un diavolo’, detto dall’angelo per antonomasia della musica aveva un certo valore. Quella che avesse venduto l’anima al diavolo forse era una leggenda messa in giro da qualche suo collega”, Salvatore Accardo, sarà il presidente della giuria del prossimo Premio Paganini, edizione numero 57, presentata oggi a palazzo Tursi.
Il grande maestro, uno dei maggiori violinisti viventi, fu anche il primo italiano a vincere il concorso, da giovanissimo, ed è stato insegnante di tanti vincitori nella storia del concorso. Ha ricordato quell’esperienza proprio davanti al Cannone, conservato all’interno di palazzo Tursi insieme a un altro strumento storico, il Sivori.
“La primissima volta fu un’emozione indescrivibile, per noi violinisti il violino è qualcosa di diverso da ciò che può essere il pianoforte per un pianista, noi lo abbracciamo, il violino, fa parte del nostro corpo, mettere le dita dove le aveva messe Paganini per un ragazzino di 17 anni certo che fu un’emozione unica – racconta guardando il mitico strumento – un brano di Paganini che preferisco suonare? Non ho un brano preferito, quello che preferisco è quello che sto suonando in quel momento”.
Oggi, 27 ottobre, 240esimo anniversario della nascita di Paganini è stata anche l’occasione per nominare i “Paganini Ambassadors”, che si opereranno pro bono per diffondere e promuovere il Premio e i valori universali della musica, in Italia e all’estero. Sono Aimone di Savoia-Aosta, Sylvain Bellenger, Jos Bendinelli Negrone, Giacomo Cattaneo Adorno, Enrico De Barbieri, Caterina Fasolini, Yasunori Gunji, Gianni Letta, Giovanni Malagò, Niccolò Paganini, Maria Cristina Piaggio, Ermindo Polidori Luciani, Nuria Sanz Gallego.
Presentato anche il francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “Il Patrimonio artistico e culturale italiano” dedicato a Niccolò Paganini nel 240° anniversario della nascita, realizzato dal ministero dello Sviluppo economico, in collaborazione con Poste Italiane e l’Istituto Poligrafico Zecca dello Stato.
Per la speciale ricorrenza, nelle strade del centro di Genova sarà diffusa la musica di Paganini e le Sale Paganiniane saranno visitabili gratuitamente, ritirando il biglietto nel book shop in via Garibaldi 25 r. Sarà anche possibile visitare i Musei di Strada Nuova acquistando un biglietto ridotto valido per l’intera giornata.
Giovedì 3 novembre alle ore 18, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, l’evento di lancio internazionale del prossimo concorso Premio Paganini sbarcherà a Parigi. Durante la cerimonia, che si svolgerà presso l’Ambasciata d’Italia in Francia, verrà proiettato il video della performance teatrale Dell’Anima dell’Arco (1985), appositamente adattato dall’autore, Michele Sambin. Seguirà il concerto di Giuseppe Gibboni, vincitore della scorsa edizione del Premio Paganini, che si esibirà nei Capricci e, con la pianista Gile Bae, nella Sonata op. 108 in re minore di Johannes Brahms. Nel corso dell’evento, verranno nominati altri due prestigiosi Paganini Ambassadors: Amyn Aga Khan e Renzo Piano.
Il bando del concorso è da oggi online sul sito www.premiopaganini.it. I concorrenti avranno tempo per iscriversi fino alle ore 12 del 20 febbraio 2023.
“Quello che presentiamo oggi è un premio Paganini rinnovato e riqualificato, un premio che vuole andare in giro per il mondo, che vuole suscitare interesse non solo agli addetti ai lavoratori, un premio Paganini che funga da facilitatore per chi voglia conoscere e apprezzare la musica, questo è il nostro obbiettivo, stiamo investendo molto su questa che è una delle colonne portanti dell’eredità culturale che abbiamo qua a Genova” ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci. Alla conferenza stampa anche il presidente della Regione Liguria e assessore regionale alla Cultura Giovanni Toti: “Paganini è un grande ambasciatore della cultura genovese, un grande ambasciatore della musica italiana, è un grande protagonista della vera cosa di cui siamo una superpotenza, ovvero l’arte, la cultura e la nostra storia”.
«Con la pubblicazione del bando, è come se la 57^ edizione del Premio bussasse già alle porte di Genova. Abbiamo tracciato un percorso fatto di eventi artistici, penso al concerto al Carlo Felice del 27 maggio e a quello del 5 ottobre scorso, nel quale Giuseppe Gibboni ha suonato per la prima volta il “Cannone”, e di eventi istituzionali, come quello di oggi a Palazzo Tursi e l’altro che si terrà a Parigi tra pochi giorni – spiega il presidente Giovanni Panebianco – Il Premio Paganini trae certamente nuova linfa dalla credibilità e solidità del progetto di rilancio voluto dal sindaco Bucci. Ne è riprova il coinvolgimento di personalità autorevoli come Salvatore Accardo e Nazzareno Carusi, ma anche la lista davvero corposa dei teatri che offriranno i concerti premio a chi si aggiudicherà la prossima edizione. Un lavoro egregio compiuto in poco tempo grazie all’esemplare impegno di Carusi e alle efficaci sinergie con il Teatro Carlo Felice, eccellenza del territorio. Nonostante i tanti fattori di criticità, quali il perdurare della guerra in Ucraina e dell’emergenza pandemica, l’auspicio è che la musica possa ancora una volta unire, dare sollievo, abbattere le distanze, in una città, Genova, da sempre crocevia di popoli e culture».
«Rinnovare conservando. È così che il Premio Paganini ha iniziato, pochi mesi fa, il suo viaggio verso la 57esima edizione ed è così che ho lavorato al nuovo bando: partendo da ciò che la storia di questo concorso, divenuto nei decennî leggendario, ha reso imprescindibile e rileggendolo con le lenti di quel che la sua grandezza non smette d’insegnarci: per rimanere alle sue altezze e, con umiltà, provare ad aprirle orizzonti ancor più vasti» dichiara il direttore artistico Nazzareno Carusi.
«Oggi è una di quelle giornate importanti nelle quali si presentano, con legittimo orgoglio, i frutti di un intenso lavoro. Il Carlo Felice ha, ancora una volta, raccolto la sfida e corrisposto alle aspettative della città, mettendosi a disposizione per attuare un progetto ambizioso e necessario quale il rilancio del Premio Paganini. Molto è stato fatto, molto resta da fare per assicurare a Paganini la centralità che merita a Genova, in Italia e nel mondo. Il successo delle occasioni sinora realizzate che hanno registrato uno straordinario interesse di pubblico, soprattutto giovanile, ci incoraggia ad andare avanti. Continueremo a lavorare, come sempre, con serietà ed abnegazione, nell’interesse della città, della cultura e della musica» afferma il Sovrintendente del Teatro Carlo Felice Claudio Orazi.
«Il progetto di rilancio del Premio Paganini, nel giro di pochi mesi ha raggiunto il risultato di restituire al Concorso una dimensione internazionale – osserva Barbara Grosso, consigliere delegato all’organizzazione del Premio Paganini – Grazie alle azioni strutturate che sono state messe a sistema, il brand del Premio è stato divulgato in Italia e all’estero, anche attraverso iniziative collaterali finalizzate alla promozione del concorso e dello straordinario patrimonio storico, culturale e artistico di Genova».
«Sono particolarmente lieta – aggiunge l’ambasciatrice d’Italia a Parigi Emanuela D’Alessandro – che gli organizzatori del Premio Paganini abbiano scelto la capitale francese per l’evento internazionale di lancio di un concorso che costituisce un rilevante esempio della capacità della musica di unire popoli e generazioni, in un percorso di dialogo e costruzione di un patrimonio culturale comune. I profondi legami culturali tra Italia e Francia che il Trattato del Quirinale ci chiama a rinnovare e rafforzare quotidianamente traggono nuova linfa e nuovo slancio da iniziative come quella del Premio Paganini, un’iniziativa che – grazie all’impegno di enti locali (Regione Liguria e Comune di Genova) e istituzioni culturali (Teatro Carlo Felice) – unisce oggi i nostri due Paesi in una dinamica virtuosa di promozione delle eccellenze nelle arti della musica e dello spettacolo e di creazione di nuove opportunità per i giovani».