Genova. I sindacati del settore trasporti di Cgil, Cisl e Uil annunciano mobilitazione dopo avere appreso che la compagnia di navigazione Gnv “continua a perseguire il tentativo di procedere all’autoproduzione”. Per Filt Cgil Fit Cisl Uiltrasporti si tratta di “un atteggiamento provocatorio e arrogante” e, quindi, “inaccettabile”.
Ad allarmare le sigle sindacati la notizia comparsa ieri sul Secolo XIX secondo cui i legali di Gnv, che hanno circa un anno fa presentato davanti al Tar un ricorso contro le delibere dell’autorità di sistema portuale che l’anno scorso hanno sancito una stretta sull’autoproduzione nel porto di Genova, hanno depositato un addendum al ricorso dove di fatto Gnv sostiene due cose: in primo luogo che essendo la compagnia anche “un’impresa portuale” e non solo un armatore, nella veste imprenditoriale deve essere esclusa dai divieti e in secondo luogo chiede al Tar di portare la questione davanti alla Corte di giustizia europea lamentando una violazione della libera concorrenza.
Il gruppo – scrivono i sindacati – “è lo stesso che nei giorni scorsi ha messo in discussione l’occupazione in un altro terminal e che non ha rispettato le regole sulla sicurezza a bordo delle navi tanto che su segnalazione dei delegati alla sicurezza e del sindacato sono dovuti intervenuti con sanzioni gli organismi competenti”.
Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti ricordano come “gli scioperi e le manifestazioni che si sono susseguiti negli ultimi anni hanno avuto lo scopo di garantire l’occupazione di qualità e lo sviluppo economico con la massima attenzione alle questioni legate a salute e sicurezza sul lavoro. Ogni mansione ha la propria professionalità che comporta la conoscenza delle regole del lavoro e delle condizioni di sicurezza“.
E’ una posizione sostenuta anche dall’International Transport Workers e dai sindacati europei ed internazionali dei trasporti (ITF), per il quale il lavoro di rizzaggio e derizzaggio a bordo delle navi deve essere svolto dai lavoratori portuali e non da quelli marittimi.
Filt-Cgil, FIT-Cisl e Uiltrasporti contestano “ogni tentativo di scardinare l’organizzazione del lavoro e sono pronte ad intraprendere tutte le iniziative del caso a tutela della delle sue regole e della sicurezza dei lavoratori“.
“In un contesto storico dove i grandi gruppi internazionali si stanno facendo la guerra a colpi di acquisizioni di Tterminal o di aziende della logistica per prendere sempre più potere ed ottenere profitti sempre maggiori è necessario respingere ogni attacco ai diritti dei lavoratori”, conclude la nota.
Nei prossimi giorni da parte dei sindacati sarà convocato un attivo unitario dei delegati del porto per condividere le iniziative da intraprendere.