Genova. Alla fine sono riusciti a “incrociare le agende”, Beppe Costa, nuovo presidente di Palazzo Ducale, e Serena Bertolucci, direttrice della struttura. Nel pomeriggio, dal palazzo, è uscita una nota molto istituzionale, condivisa, senza virgolettati ma che prova a gettare acqua sul fuoco rispetto alle polemiche dei giorni scorsi e alle voci di dimissioni della stessa Bertolucci. I due si sono incontrati in mattinata. Alla prima fase dell’incontro ha preso parte anche Francesco Berti Riboli, il vicepresidente indicato da Regione e Comune.
“Il primo incontro è stato all’insegna dello scambio di idee e della progettualità”, si legge nella nota di palazzo Ducale.
“Costa ha ribadito e chiarito alcune delle linee strategiche anticipate nelle interviste dei giorni scorsi e, in particolare, l’idea di un Ducale che sia luogo vitale e di esperienza, non solo spazio per mostre, in cui i genovesi possano sempre più riconoscersi e i turisti possano trovare spunti interessanti per venire in città, l’importanza di coniugare cultura e sostenibilità, nell’ottica di iniziative sempre più armonizzate con l’Agenda 2030 e con una sorta di sussidiarietà culturale che abbracci istituzioni e competenze: la necessità di consolidare le reti culturali e turistiche di cui Palazzo Ducale è nodo e di svilupparne di nuove a livello nazionale e internazionale, in modo da far emergere sempre di più il ruolo non solo di attrattore, ma anche di produttore di energie positive e contenuti”.
“Il presidente indicato e la direttrice – prosegue la nota – hanno convenuto sull’importanza di continuare a garantire il ruolo di Palazzo Ducale quale presidio territoriale di accessibilità, integrazione e cittadinanza, ricordando quanto detto dal presidente Mattarella a proposito di una cultura che genera conoscenze e accrescimento morale”.
“La filiera culturale è fondamentale per lo sviluppo del capitale umano e creativo di un territorio e, proprio in questo contesto, Palazzo Ducale vuole essere punto di riferimento, grazie alle competenze e alle esperienze maturate nel tempo – conclude la nota – con la speranza di poter dare vita a progetti che procedano in questa direzione, al servizio dei cittadini e della città e del loro sviluppo, Bertolucci ha confermato la volontà di collaborazione con la fondazione“.
Qualche ora dopo la decisione è stata esplicitata ancora meglio da un post su Facebook della “dogaressa”, che citando Zagrebelsly ha scritto: “Le idee racchiuse in se stesse s’inaridiscono e si spengono. Solo se circolano e si mescolano, vivono, fanno vivere, si alimentano le une con le altre e contribuiscono alla vita comune, cioè alla cultura”.
“Dopo tre giorni di silenzio, mi piaceva iniziare così. Grazie a tutti. Credo che ognuno dovrebbe avere la fortuna di sperimentare tutto il bene e le attestazioni di stima che mi avete regalato in questi giorni. Proverò ad esserne all’altezza. Andiamo avanti, insieme“, ha concluso.