Incarico

Minori non accompagnati, l’idea del nuovo garante dell’infanzia di Genova: “Formare più famiglie affidatarie”

Francesco Mazza Galanti è stato appena nominato. Subito la collaborazione con l'assessorato al Welfare su uno dei temi prioritari

mazza galanti

Genova. Per provare a risolvere, almeno in parte, il tema della gestione dei minori stranieri non accompagnati, che a Genova da qualche mese a questa parte si è tradotto in una vera e propria emergenza – numeri triplicati, 650 presenze nel 2022 e 450 tuttora in cittàil nuovo garante per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del Comune, Francesco Mazza Galanti, ha un’idea. Anzi, una “fantasia”. L’ha chiamata così.

Puntare sulla formazione di famiglie affidatarie, strumento che già è a disposizione del Comune di Genova ma che oggi si limita a una decina di nuclei, per pesare meno sulle casse della pubblica amministrazione ma anche per rendere più efficace il percorso di integrazione. “Sarebbe interessante favorire la formazione di famiglie affidatarie, da affiancare alla rete di tutori volontari – ha spiegato il nuovo garante durante la conferenza stampa di presentazione – sarebbe un sistema meno oneroso per il pubblico e forse migliore per l’inserimento dei minori stessi che potrebbero vivere in una famiglia, io credo che questa potrebbe essere una chiave di volta”.

Appena, nominato dal sindaco Marco Bucci, ex magistrato oggi in pensione, prende il posto di Giacomo Guerrera e ricoprirà l’incarico per l’intera durata del mandato amministrativo. Mazza Galanti è stato presentato dall’assessore al Sociale Lorenza Rosso con la quale lavorerà in stretta collaborazione ma restando un’autorità del tutto indipendente dal punto di vista politico e amministrativo.

Oggi il Comune di Genova può già contare su una decina di famiglie affidatarie che si occupano dell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, ha spiegato l’assessore Rosso. “Ma vogliamo lanciare una campagna di comunicazione per trovare nuovi volontari e per rilanciare il percorso di formazione“, ha annunciato.

Oggi queste famiglie vengono opportunamente formate in modo da poter assicurare una qualità di accoglienza ai minori stranieri, ha spiegato il direttore delle politiche sociali del Comune, Massimiliano Cavalli, e vengono supportate economicamente con una cifra giornaliera per ogni ragazzo ospitato che corrisponde a quanto percepito dalle cooperative del terzo settore accreditate per le strutture socioeducative del Comune (75 euro).

Un altro tema sarà il reperimento di tutori volontari, e anche su questo potrà essere utile la collaborazione tra il garante del Comune, il suo omologo regionale e il tribunale dei minorenni per l’accelerazione sulla nomina di nuovi tutori volontari di minori stranieri (formati dalla Regione, nominati dal tribunale). “Il coordinamento con i garanti regionale e nazionale sarà una delle mie priorità”, ha sottolineato Mazza Galanti.

Chi è il nuovo garante. 69 anni, Francesco Mazza Galanti, oltre alla laurea in giurisprudenza, ha una specializzazione in criminologia clinica e tiene docenze nell’ambito del master di secondo livello di criminologia e scienze psicoforensi. Magistrato dal 1980 al 2020, oggi in pensione, ha svolto funzioni di giudice minorile, tutelare e della famiglia. Ha presieduto per cinque anni la sezione Famiglia e la sezione Immigrazione del tribunale di Genova e tenuto docenze presso il Csm e la scuola di specializzazione per le professioni legali.

Cosa fa. L’incarico è a titolo gratuito. In base al regolamento comunale del Garante dei diritti per l’infanzia a e l’adolescenza, approvato dalla deliberazione n. 65 del 20 settembre 2018 del consiglio comunale, tra i compiti del Garante: vigilare a livello cittadino sull’applicazione della convenzione Onu sui diritti del fanciullo del 20 novembre 1989; contribuire a garantire il rispetto e l’attuazione dei diritti sanciti dalla Convenzione; promuovere azioni volte ad incrementare la concreta conoscenza dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nella città di Genova; promuovere la partecipazione e l’ascolto di bambini e adolescenti a livello individuale e collettivo in qualsiasi ambito vengano prese decisioni che li riguardino direttamente o indirettamente.

Il garante, inoltre, segnala all’autorità giudiziaria le situazioni di presunta violazione dei diritti e qualsiasi forma di discriminazione delle persone minori d’età, ritenute degne di approfondimento e ogni forma di discriminazione tra le persone di minore età, di qualsiasi natura siano e in qualsiasi ambito esse avvengano, all’autorità responsabile di garantire la tutela dei diritti in ciascun luogo o struttura specifica.

“E’ impensabile che io da solo possa garantire il rispetto delle convenzioni internazionali ma credo che sarà importante lo spirito di collaborazione e la capacità di ascolto, che metterò in atto con la giunta, con la maggioranza, l’opposizione e a tutti coloro che mi segnaleranno problematiche attinenti all’incarico”, ha detto Mazza Galanti.

Il garante ha anche il compito di promuove con le amministrazioni interessate, ad esempio l’Università, i tribunali le forze dell’ordine e la prefettura, protocolli di intesa utili a poter espletare le sue funzioni anche attraverso verifiche dirette delle condizioni dei minorenni in ogni situazione essi si trovino: scuola, centri di accoglienza e così via, previo consenso dei soggetti esercenti le responsabilità genitoriali, dirette o vicarie, e con i responsabili delle strutture stesse.

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