Genova. Visitare una città e incontrare persone, che si trovano dall’altra parte del mondo, restando seduti comodamente sulla propria poltrona di casa con un avatar che si muove al vostro posto. Questo potrebbe essere una delle facce del turismo del futuro.
“Il metaverso è spesso considerato come un’amplificazione delle tecnologie legate al virtuale, soprattutto quando queste vengono convogliate su piattaforme specifiche che agevolano la connessione tra diversi utenti” spiega Daniele Pucci, ricercatore dell’Istituto Italiano di Tecnologia e Responsabile del laboratorio Artificial Mechanical Intelligence, nell’ambito della 10^ Borsa Internazionale del Turismo Culturale e della 6^ edizione di Mirabilia.
E prosegue spiegando il rapporto del metaverso con il turismo del futuro: “Esistono piattaforme che possono emulare un ambiente diverso da quello in cui il nostro corpo viene immerso e il turismo del futuro da questo può avere grandi benefici”.
E continua: “In un futuro non troppo lontano, prima di prenotare una vacanza, si potrà visitare virtualmente la destinazione scelta. Analogamente si può immaginare un turismo più futuristico, low cost, che sfrutta avatar fisici disposti su diversi punti del pianeta che si muovono al nostro posto mentre noi siamo seduti comodamente nella poltrona di casa”.