Genova. Le riparazioni navali resteranno nella parte di levante del porto di Genova, e, anzi si allargheranno con un potenziamento delle strutture e nuovi investimenti.
A confermarlo lo stesso presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Paolo Signorini che in questi mesi sta lavorando al nuovo Piano regolatore portuale: “Confermiamo il mantenimento e rafforzamento delle riparazioni navali nell’area di Levante, e prevediamo di analizzare ulteriori opportunità di sviluppo nell’area sia di Levante – ad esempio sfruttando i maggiori specchi acquei disponibili con la realizzazione della Diga foranea di Genova – sia di Sestri Ponente con la previsione di ulteriori impianti di riparazione navale accanto al superbacino e alle aree a terra in costruzione grazie agli interventi del Programma Straordinario”.
“In questa fase, è importante partire da alcuni punti fermi che aiutino a orientare il confronto al fine sia di non generare incertezze sia di cogliere tutte le opportunità di sviluppo del porto e della città – scrive Signorini in una nota stampa – Con particolare riferimento al comparto industriale delle riparazioni e costruzioni navali, ci troviamo di fronte a un settore in forte crescita nazionale e internazionale, ad alta intensità di lavoro e particolarmente competitivo data la presenza nel nostro porto di tutte le attività che integrano la filiera industriale delle riparazioni e costruzioni”.
“Proprio al fine di contribuire allo sviluppo di tale realtà, nell’area di Levante sono stati assegnati agli operatori capannoni riqualificati, potenziati i parcheggi, attivato il cosiddetto cold ironing per l’alimentazione delle navi all’interno dei bacini di carenaggio, avviati i lavori di riqualificazione infrastrutturale e tecnologica di tutti i varchi di accesso al comparto – sottolinea – A ciò si aggiunge la recente decisione di investire 30 milioni di euro per ammodernare le strutture e gli impianti dei bacini 4 e 5, la realizzazione di una nuova piattaforma tra questi, l’allungamento del molo dell’ex superbacino, la riprofilazione della banchina per rendere funzionale Molo Giano interno”.