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L’assessore Mascia: “30 aziende pronte a trasferirsi a Genova”. C’è anche una multinazionale

Il primo bilancio della Genoa Business Unit: le richieste riguardano logistica, energie rinnovabili, biogas e digitale

Generico ottobre 2022

Genova. Sono 30 le aziende interessate a trasferirsi a Genova, tra cui anche una multinazionale che porterebbe in dote circa 200 posti di lavoro. È il primo bilancio della Genoa Business Unit, la task force del Comune di Genova creata tre mesi fa mettendo insieme le competenze delle direzioni Urbanistica e Sviluppo economico allo scopo di facilitare l’insediamento di nuove imprese in città.

A fornire i primi numeri è l’assessore allo Sviluppo economico Mario Mascia a margine della presentazione dell’evento SMISeaside 2022 organizzato da Spediporto: “Abbiamo iniziato il 29 luglio, oggi sono circa 30 le istruttorie aperte. C’è un forte interesse su Genova da parte degli investitori e delle imprese, anche sull’ambito portuale. La sfida del mare è interessante per chi vuole investire nelle energie rinnovabili e nelle opportunità offerte dall’approdo dei cavi digitali in piazzale Kennedy e a Sturla”.

Tra i soggetti interessati ci sarebbe anche una grossa azienda, il cui nome però resta top secret come quello di tutte le altre. “Prima voglio vedere i risultati e le aziende stanziate – spiega Mascia -. Per noi anche dieci persone sono un traguardo, se sono cento ancora meglio. L’obiettivo primario è garantire una crescita occupazionale e riuscire a trattenere quei flussi di popolazione insistente che accanto a quella anagrafica sono molto più significativi e stiamo monitorando grazie a una convenzione con Vodafone”.

Le aziende che hanno contattato la Genoa Business Unit appartengono a vari settori: logistica, energie rinnovabili (in particolare fotovoltaico), produzione di biogas, logistica digitale, innovazioni tecnologiche e “lo smistamento dei dati, che sarà la vera frontiera, e se non la sfruttiamo perdiamo un’occasione”, ricorda Mascia. Ogni impresa ha specificato il tipo di location ricercata, l’area di interesse, la metratura, i servizi collegati. “C’è chi predilige la vicinanza al mare, il Levante, il Ponente, la vicinanza alla ferrovia. Noi siamo in grado di offrire un quadro urbanistico anche incentivi alla riqualificazione o derivanti da fonti di finanziamento europee”, aggiunge l’assessore.

La nuova struttura coordinata dall’assessore Mascia aveva già ottenuto un risultato nelle scorse settimane: mettendosi in contatto con la proprietà di Scarpe&Scarpe, ha scongiurato la chiusura definitiva del punto vendita della Fiumara. Il negozio si trasferirà nell’ex Manifattura Tabacchi di via Degola, a Sampierdarena.

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