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La proposta di Candia (Lista Sansa): “Una ludoteca per i figli dei dipendenti della Regione”

Oggi un dipendente regionale può portare in ufficio un cane ma non un bambino: "Così si favorisce la conciliazione famiglia-lavoro"

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Genova. I dipendenti di Regione Liguria oggi possono portare il proprio cane in ufficio ma se avessero necessità di portare per qualche ora il proprio figlio o la propria figlia si troverebbero l’accesso negato all’edificio. Un paradosso a cui la consigliera regionale della Lista Sansa, Selena Candia, vuole provare a porre rimedio con un ordine del giorno dedicato.

“La mia proposta è che attraverso una discussione in Consiglio regionale si possa arrivare ad avviare un confronto con gli uffici competenti per creare all’interno dei palazzi della Regione uno spazio attrezzato, una ludoteca, con la presenza di educatori, a disposizione in caso di necessità dei figli e delle figlie dei dipendenti dell’ente – spiega Candia -. Questa misura aiuterebbe i dipendenti regionali a conciliare vita e lavoro, soprattutto in quei casi di necessità come allerte meteo, scioperi o altri eventi che possono causare la chiusura degli asili nido e delle scuole”.

Secondo Candia, l’apertura di una ludoteca all’interno di un ente pubblico come la sede di Regione Liguria, oltre a creare posti di lavoro per gli educatori, darebbe un segnale importante, in controtendenza rispetto a tutti gli indicatori negativi sul tasso di natalità, sui problemi di conciliazione vita-lavoro di entrambi i genitori e soprattutto sul lavoro delle mamme, e delle donne più in generale.

La Liguria ha il tasso di natalità più basso d’Italia, il 5,7‰, un valore determinato dall’età media alta dei cittadini ma soprattutto dai problemi che le donne riscontrano nella conciliazione tra lavoro e famiglia – spiega la consigliera regionale -. l’Istat segnala che più di un terzo (35,1%) degli occupati con responsabilità di cura dei figli manifesta, indipendentemente dal genere, disagio nel coniugare le esigenze familiari con quelle professionali. In particolare dai dati dell’Ispettorato del lavoro di Genova, relativi alla statistica annuale delle convalide delle dimissioni relativa all’anno 2021 risultano ai primi posti come cause di interruzione dei rapporti di lavoro le difficoltà nella gestione del/dei figli, la mancata concessione del part-time e la mancata concessione degli istituti a favore della genitorialità”.

Per la consigliera della Lista Sansa, la proposta di creare una ludoteca all’interno degli uffici di Regione Liguria aiuterebbe tutti i dipendenti e le dipendenti con figli, e visto che statisticamente le difficoltà di conciliazione vita-lavoro riguardano di più le mamme, sarebbe anche un primo segnale per iniziare a lavorare seriamente sul tema dell’occupazione femminile in generale. “Come riportato dal Bilancio di genere 2021, nel 2020 l’occupazione femminile è calata al 49% e la distanza del tasso di occupazione femminile da quello maschile è arrivata a toccare i 18,2 punti percentuali – sottolinea Selena Candia prendendo come riferimento il periodo post-pandemia -. Il tasso delle donne Neet, ossia di tutte le giovani donne che non studiano, non lavorano e non seguono percorsi di formazione, è cresciuto dal 27,9% al 29,3%, contro una media dell’Unione europea del 18%”.

Le difficoltà delle mamme lavoratici si vedono anche da altri numeri negativi – conclude la consigliera regionale -. In primis il brusco aumento del numero di donne costrette al lavoro part-time involontario (ossia tutte quelle che si accontentano di un lavoro part-time anche se alla ricerca di un full-time), che sono passate dal 60,8% del 2019 al 61,2% del 2020. Poi il tasso di occupazione delle donne con figli sotto ai 5 anni che risulta essere più basso di oltre il 25% di quello delle altre donne coetanee senza figli. E in ultimo il dato sui congedi parentali: nel 2020 il 79% delle donne con figli, otto su dieci circa, ne ha fatto richiesta, contro il 21% dei padri richiedenti”.

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