Siamo salvi

Il direttore di Assocarta a Genova: “Nessun allarme per la produzione di carta igienica”

Smentite le voci su un possibile stop alla produzione a causa delle sanzioni contro la Russia

carta igienica

Genova. “Carta igienica? Siamo tra i primi produttori in Europa, io non vedo allarmi. Più avanti, se ci fossero interruzioni all’erogazione del gas potrebbero esserci problemi, ma al momento non ne vediamo”. Così Massimo Medugno, direttore generale di Assocarta, a Genova per l’evento Fabbrica per l’Eccellenza della Compagnia delle opere all’Acquario, smentisce le voci circolate negli scorsi giorni.

Tra le numerose conseguenze della guerra in Ucraina si è parlato di un possibile stop alla produzione di carta igienica (il cui prezzo è già aumentato del 45%), non solo per l’aumento dei costi energetici ma anche per le sanzioni contro Russia e Bielorussia che bloccano l’importazione di alcuni tipi di legno, come la betulla. A settembre sono arrivate 1,4 milioni di tonnellate in meno di pasta di betulla, usata per rendere più soffice la carta igienica.

All’inizio di settembre Genova24 aveva raccolto l’allarme delle cartiere dell’entroterra di Voltri, costrette ad affrontare costi sestuplicati per il gas e l’energia elettrica. Nonostante la prospettiva di andare in perdita, le aziende avevano deciso di non fermare la produzione per non perdere i clienti, alzando però inevitabilmente i prezzi.

Oggi si intravede qualche segnale positivo. “La situazione è difficile, anche se gli impianti stanno marciando – spiega ancora Medugno -. In questo momento il costo del gas, che è la principale materia prima, sta ritracciando, per cui c’è un tentativo di mantenere il livello produttivo. Fino a un paio di settimane fa circa l’80% degli impianti avevano fermato o rallentato. Adesso forse la situazione sta migliorando con una contingenza diversa. Il settore sente molto questa situazione, ma la sente tutto il Paese. Se il nostro sistema rallenta c’è il rischio di aprire le porte ai prodotti extra Ue che sono meno performanti dal punto di vista ambientale”.

In questo contesto le piccole aziende come quelle genovesi non sono per forza penalizzate rispetto alle grandi industrie: “Il rischio non è suddiviso in base alla grandezza dell’azienda. A volte le piccole aziende hanno maggiore facilità per concludere contratti. Il costo dell’energia è molto alto: grandi quantità di gas richiedono grandi garanzie, grandi fideiussioni – conclude il direttore generale di Assocarta -. Per certi versi a volte un’azienda più piccola, che lavora su un ambito più ridotti, non è svantaggiata rispetto a una più grande.

 

leggi anche
carta cartiera
Costi alle stelle
Caro energia, l’agonia delle cartiere: “Costi aumentati di 6 volte, stiamo producendo in perdita”

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.