Genova. Continua la rivoluzione per la raccolta dei rifiuti a Genova. Dopo la Valbisagno i nuovi cassonetti elettronici, programmati per essere usati in maniera “intelligente” coi badge personali, sbarcheranno presto in altri quartieri della città. “Alla fine di ottobre inizieremo a posizionarli ad Albaro“, spiega l’assessore Matteo Campora. Dopo il Medio Levante la tappa successiva sarà l’estensione completa verso i quartieri del Levante che nel cronoprogramma di Amiu si realizzerà entro il primo quadrimestre del 2023.
Il nuovo sistema, secondo i dati forniti dal Comune, ha fatto schizzare la raccolta differenziata al 58% in Valbisagno. D’altra parte restano ancora diverse criticità. Si moltiplicano infatti le segnalazioni di ecoisole con diversi rifiuti abbandonati fuori dai cassonetti.

Inciviltà a parte, in qualche caso il problema sembra dipendere dalle difficoltà di utilizzo del meccanismo elettronico e dall’apertura piuttosto stretta che costringe a compattare plastica e carta (e impedisce di buttare grandi sacchi con rifiuti indifferenziati). Ma non mancano i casi in cui i residenti riferiscono che i contenitori non ricevono più nulla perché troppo pieni.
“Sta succedendo quello che è successo all’inizio in tutte le città che hanno sperimentato questi cassonetti, come La Spezia. Sono disagi prevedibili – prosegue Campora -. Si tratta di fare in modo che le persone si abituino. Questo è il sistema più moderno che esista. D’altro canto abbiamo già attivato una serie di squadre per fare un monitoraggio continuo, togliere l’immondizia lasciata in giro e intervenire laddove i volumi non siano sufficienti aumentando il numero di cassonetti o programmando un numero maggiore di passaggi dei camion“. Quest’ultimo provvedimento è già stato attuato per corso Monte Grappa e presto potrebbe riguardare altre zone. “Ma cercheremo anche di colpire chi per pigrizia non attende l’apertura dello sportello e deposita il sacchetto per strada”, aggiunge l’assessore.
E quando, per una ragione o per l’altra, non sono gli umani a sporcare le strade, spesso ci pensano i cinghiali. Sulle alture della Valbisagno gli ungulati fanno razzia con cadenza pressoché quotidiana abbattendo i bidoncini dell’umido e lasciando immondizia ovunque. In queste situazioni i nuovi cassonetti bilaterali risolvono (o risolveranno) il problema solo in parte perché, sebbene disponibili in due taglie diverse, non possono essere collocati sulle strade più piccole, inaccessibili ai veicoli per la raccolta. Anche in questo caso Comune e Amiu stanno tentando di correre ai ripari.

La prima soluzione è un sistema di ancoraggio al suolo che dovrebbe impedire ai suini di raggiungere il loro scopo. La novità è in via di sperimentazione in questi giorni e sembra dare risultati positivi. “Ma stiamo cercando anche nuovi bidoni metallici che non possano essere rovesciati”, aggiunge Campora. Un’alternativa era allo studio di Angelo Guidi, presidente del Municipio Bassa Valbisagno, sull’esempio di Recco: cancellate metalliche per delimitare le aree dei bidoncini. Ma al momento non sembra una soluzione praticabile ovunque, soprattutto per ragioni di spazio.
Nelle strade principali, comunque, i vecchi cassonetti saranno tutti sostituiti con quelli elettronici: “Entro il 2023 avremo coperto gran parte della città, ma siamo work in progress – prosegue Campora – anche perché i contenitori vanno installati di pari passo con l’arrivo dei camion e i ritardi nella consegna dei materiali stanno creando problemi alle consegne”. Per ora i cittadini possono conferire i rifiuti premendo semplicemente il pulsante, ma il sistema a regime funzionerà con un badge personale che permetterà anche di risparmiare sulla Tari: “Vogliamo aspettare che le persone abbiano acquisito dimestichezza, poi faremo un check nei primi tre municipi e inizieremo a consegnare le tessere su una parte del territorio in via sperimentale”, annuncia l’assessore.
A sgravare i cassonetti sarà anche la raccolta porta a porta che gradualmente verrà estesa a tutte le utenze non domestiche sul modello del centro storico e di corso Italia, dove i bidoni sono stati eliminati sul lato mare.