Ufficiale

Governo Meloni, la lista dei ministri: c’è anche il genovese Paolo Zangrillo

È il fratello di Alberto, attuale presidente del Genoa: sarà ministro della Pubblica amministrazione. Escluso Edoardo Rixi: per lui possibile ruolo da viceministro

Generico ottobre 2022

Genova. È Paolo Zangrillo, manager nato a Genova e fratello di Alberto attuale presidente del Genoa, l‘unico ministro ligure nella lista comunicata dalla premier incaricata Giorgia Meloni al Quirinale.

Sarà lui a guidare il ministero della Pubblica amministrazione, anche se per un errore di trascrizione poi corretto dall’ufficio stampa di Giorgia Meloni era stato associato inizialmente al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, nuova denominazione del ministero della Transizione ecologica che finora è stato guidato da Roberto Cingolani, un “genovese” di adozione poiché per anni alla guida dell’Iit, e che andrà invece a Gilberto Pichetto Fratin.

Escluso dunque il leghista Edoardo Rixi: alle Infrastrutture ci sarà Matteo Salvini, come da indiscrezioni degli ultimi giorni, mentre il ministero delle Politiche del mare e del Sud va a Stefano Musumeci, ex governatore della Sicilia. Per il segretario ligure del Carroccio si parla però di un possibile incarico come viceministro.

Paolo Zangrillo, nato a Genova il 3 dicembre 1961, è stato eletto senatore per Forza Italia nel collegio uninominale di Alessandria dopo essere stato deputato nella precedente legislatura. Dal 2018 è commissario regionale di Forza Italia in Piemonte. Oltre all’impegno politico è stato manager d’azienda in diverse realtà tra cui la Fiat.

Per quanto riguarda i ministeri senza portafoglio, Luca Ciriani, presidente dei senatori di Fdi, si occuperà dei Rapporti con il parlamento, il leghista Roberto Calderoli, sarà ministro per gli Affari regionali e le autonomie mentre Nello Musumeci, ex presidente della Regione Sicilia, sarà ministro per il Sud e le Politiche del mare (che quindi non sarà un ministero a parte)

Raffaele Fitto sarà ministro per gli Affari europei, la coesione e il Pnrr mentre il presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo Andrea Abodi sarà proprio il ministro per lo Sport e i giovani, Eugenia Maria Roccella sarà il ministro della Famiglia, natalità e pari opportunità – nella sua carriera è passata da posizione femministe radicali al “popolo della famiglia” stigmatizzando le leggi sull’aborto – una donna anche al ministero della Disabilità, Alessandra Locatelli, Lega, già ministra della famiglia. Maria Elisabetta Casellati sarà ministro per le Riforme istituzionali anche se nelle ore passate si era parlato di un possibile ruolo da guardasigilli.

Ecco i ministri con portafoglio. Il forzista Antonio Tajani e il leader della Lega Matteo Salvini, che saranno anche vicepresidenti del consiglio, saranno rispettivamente ministro degli Esteri e cooperazione internazionali e ministro delle Infrastrutture e mobilità sostenibili. Salvini, sbarcando al Mims, va a ricoprire quel posto che a lungo era stato dato per certo al commissario ligure del Carroccio Edoardo Rixi.

I pesi massimi. Il ministero dell’Interno sarà retto da Matteo Piantedosi, ex prefetto ed ex capo di gabinetto dello stesso Salvini. L’ex pm Carlo Nordio, come preannunciato negli ultimi giorni, sarà ministro della Giustizia. Carlo Crosetto, tra i fondatori di Fratelli d’Italia con Meloni, sarà il ministro della Difesa.

Giancarlo Giorgetti, Lega, sarà il ministro dell’Economia e delle finanze. Adolfo Urso, ex presidente del Copasir, andrà al Mise che sarà rinominato “ministero delle Imprese e del Made in Italy”. Nuovo nome anche per il ministero dell’Agricoltura che si chiamerà Agricoltura e sovranità alimentare e avrà come ministro il Fdi (e cognato di Giorgia Meloni) Francesco Lollobrigida. Gilberto Pichetto Fratin, un fedelissimo di Berlusconi, sarà il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica.

Il quadro si chiude con alcuni tecnici come Marina Elvira Calderone alle Politiche sociali e lavoro, il giurista Giuseppe Valditara alla Scuola – che si chiamerà ministero dell’Istruzione e Merito – poi Anna Maria Bernini (Forza Italia) all’Universià e ricerca, il direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano sarà ministro della Cultura, il medico e rettore di Tor Vergata Orazio Schillaci sarà ministro della Salute. Daniela Santanchè è stata nominata ministro del Turismo.

Alfredo Mantovano, magistrato e politico, nel Popolo della Libertà fino a quando non decise di votare il governo Monti, sarà il sottosegretario alla presidenza del consiglio. E’ noto per le sue posizioni cattoliche conservatrici.

LA LISTA COMPLETA

Ministri senza portafoglio

Rapporti con il Parlamento: Luca Ciriani
Pubblica amministrazione: Paolo Zangrillo
Affari regionali e Autonomie: Roberto Calderoli
Politiche del mare e del Sud: Sebastiano Musumeci
Affari europei e Pnrr: Raffaele Fitto
Sport e Giovani: Andrea Abodi
Famiglia, Natalità e Pari opportunità: Eugenia Maria Roccella
Disabilità: Alessandra Locatelli
Riforme istituzionali: Maria Elisabetta Alberti Casellati

Ministri con portafoglio

Esteri: Antonio Tajani (vicepresidente del Consiglio)
Interno: Matteo Piantedosi
Giustizia: Carlo Nordio
Difesa: Guido Crosetto
Economia: Giancarlo Giorgetti
Sviluppo economico: Adolfo Urso
Agricoltura e Sovranità alimentare: Francesco Lollobrigida
Ambiente e Sicurezza energetica: Gilberto Fratin
Infrastrutture: Matteo Salvini (vicepresidente del Consiglio)
Lavoro: Marina Elvira Calderone
Istruzione e Merito: Giuseppe Valditara
Istruzione e Ricerca: Annamaria Bernini
Cultura: Gennaro Sangiuliano
Salute: Orazio Schillaci
Turismo: Daniela Santanchè

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