Blasfemo

“Giuda, passame er vino”, lo spot dell’ultima cena non piace all’Udc ligure: denuncia in procura

"In qualità di cattolici impegnati in politica presentiamo un esposto per vilipendio della religione cattolica, ma si pensi a un quadro più ampio di interventi"

Generico ottobre 2022

Genova. Ha fatto sorridere molti, ma non i politici dell’Udc ligure, la pubblicità del portale assicurativo segugio.it “liberamente ispirata” all’ultima cena di Gesù e dei 13 apostoli. Lo spot, diffuso in queste settimane su canali tv e internet, mostra il momento topico raccontato nei vangeli e raffigurato in tante opere d’arte incentrato su una disputa culinaria tra amici in una fraschetta romana: guanciale o pancetta per la carbonara? A fare le pulci a un buon piatto di pasta è Giuda, “la cattiva compagnia”, con Gesù che per zittirlo gli chiede da bere “passame er vino“.

L’Udc Liguria ha annunciato che, contro quello spot, presenterà un esposto presso la procura della Repubblica di Genova. A occuparsi di depositare la denuncia – che punterà a evidenziare il vilipendio della religione cattolica – sarà l’avvocato Maurizio Tonarelli.

“Dopo aver assistito per anni a pubblicità, sketch televisivi e barzellette che utilizzano in modo oltraggioso simboli propri del cattolicesimo, alla luce dello spot pubblicitario del sito segugio.it ritenuto offensivo e blasfemo nei contenuti ritiene doveroso, in qualità di cattolici impegnati in politica, come primo atto da inserire in un quadro più ampio di interventi, procedere a un esposto/denuncia presso la procura della Repubblica per vilipendio della religione cattolica” scrive in una nota il commissario regionale del partito, Umberto Calcagno.

Non è la prima volta che uno spot televisivo nazionale rimbalza con polemica sul territorio ligure e genovese. Tutti ricorderanno – anche perché continua a essere messo in onda – la pubblicità di subito.it in cui due amici dibattono sull’opportunità dell’acquisto di una bici usata “a Genova”. “E l’hai pagata prima di vederla?” dice uno dei due all’altro, sottintendendo un’attitudine dei genovesi alla truffa.

Lo spot aveva fatto infuriare il sindaco Marco Bucci che lo aveva apertamente condannato sui social chiedendo che fosse ritirato. Richiesta che, a quanto pare, non è mai stata ascoltata.

Davide Ciliberti, spin doctor genovese a capo del gruppo di comunicazione Purple & Rain, però considera quella dell’Udc una “presa di posizione bacchettona e tardiva, che peraltro, ne sia consapevole il rappresentante ligure dell’Udc, ottiene come effetto un maggior numero di visualizzazioni per la stessa pubblicità”.

“Trovo semmai – continua l’esperto di comunicazione – lo spot oltre che ben girato, molto simpatico e garbato. Non rilevo ‘malizia’ comunicativa, che comunque è largamente utilizzata e legittima. Semmai il sospetto può ricadere su una desiderata ribalta mediatica, questa sì eventualmente speculativa sulla religione, proprio da parte del politico locale che minaccia querele a, come si dice tra gli addetti ai lavori, favore di telecamera” .

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