Genova. È il deputato della Lega Lorenzo Fontana il nuovo presidente della Camera, eletto con 222 voti. Tutto il centrodestra si è levato in piedi ad applaudire. I votanti sono stati 392, la maggioranza richiesta 197. Oltre a Fontana hanno ottenuto voti: Guerra 77, De Raho 52, Richetti 22. le schede disperse sono state 2, le bianche 6, le nulle 11.
“Onorevoli colleghi, è con forte gratitudine e grande commozione che mi rivolgo per la fiducia, ringrazio chi mi ha votato e chi no. Sarà mio onore dirigere il parlamento”, ha affermato il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, nel suo intervento dopo la proclamazione. “La Camera rappresenta le diverse volontà dei cittadini: la nostra è una nazione multiforme con diverse realtà storiche e territoriali che l’hanno formata e l’hanno fatta grande: la grandezza dell’Italia è la diversità. Interesse dell’Italia è sublimare le diversità”, prosegue Fontana.
“Volevo dedicare un primo saluto al pontefice Francesco che rappresenta un riferimento spirituale per la maggioranza dei cittadini italiani”, ha detto seguito da un applauso dell’aula. “Il papa sta svolgendo un’azione diplomatica a favore della pace senza uguali”, ha aggiunto. Fontana, veronese e leghista da sempre, è stato criticato in passato dall’opposizione per le sue posizioni filo-Putin e anti-abortiste.
Diverse le reazioni della politica ligure. “Molto felice che un esponente importante della Lega come Lorenzo Fontana sia stato scelto per ricoprire una carica istituzionale di primo livello. Chi pensava che il centrodestra si sarebbe spaccato sull’elezione del presidente della Camera è rimasto deluso”, ha commentato il deputato e segretario regionale del Carroccio Edoardo Rixi.
Invece per Valentina Ghio, deputata a segretaria ligure del Pd, “l’elezione di Fontana non è un buon segnale per la nuova legislatura. Fontana rappresenta una posizione di estremismo su diversi temi, lontana dalla necessità di apertura e coinvolgimento di cui il Paese ha bisogno. Le posizioni pro Putin, le opinioni omofobe e misogine che ha spesso manifestato, non sono garanzia di rappresentazione di tutte e tutti. Con questa elezione la destra mostra il suo volto”.
“Un discorso di basso spessore e antistorico quello pronunciato dal nuovo presidente della Camera, Lorenzo Fontana – commenta Luca Pastorino, deputato eletto con la coalizione di centrosinistra -. Ha rappresentato un brutto segnale, che va a minare quel poco di principio rimasto di laicità dello Stato, che pure è sancito dalla nostra Costituzione. Nel corso del suo insediamento ha citato il principio di diversità solo nella direzione autonomista, cara al suo partito. Ma un presidente, se deve essere davvero di tutti, è chiamato ad abbandonare la parte politica da cui proviene”.