Via libera

Esselunga, il terzo supermercato sorgerà a Sestri Ponente: commercianti sulle barricate

Confcommercio: "Grave danno occupazionale". Il Civ annuncia un ricorso al Tar. Sansa: "L'amministrazione tira dritto solo sui supermercati"

Inaugurazione Esselunga via Piave

Genova. Non sono ancora finiti i lavori per la nuova Esselunga a San Benigno e a Genova esplode già la bufera per quella che sarà non solo la terza apertura in città del colosso della grande distribuzione, ma anche quella con la superficie di vendita più grande. La giunta Bucci ha approvato la delibera di adozione del Puo (progetto urbanistico operativo) per un nuovo supermercato da 3.400 metri quadrati (via Piave non arriva a 1.500) su una superficie agibile di 6.434 metri quadrati nell’area ex Cognetex tra via Hermada e via Albareto a Sestri Ponente. Immediata la rivolta dei commercianti della zona, che si dicono pronti alla battaglia legale al Tar.

“Sorge il dubbio che questa amministrazione sia ben consapevole dei danni che arreca ma faccia finta di non sentire – sono state le dure parole di Paolo Odone, presidente di Ascom Confcommercio, solitamente in sintonia col sindaco Bucci ma non in questo caso -. Ho sotto gli occhi  un nostro comunicato stampa di un anno fa nel quale spiegavamo per l’ennesima volta che l’apertura di grandi strutture di vendita uccide il tessuto economico esistente ma non solo, che è un grave danno anche a livello occupazionale. Quel che è certo è che l’ apertura di grandi strutture di vendita può solamente ridurre gli occupati ed è un dato facilmente dimostrabile e di conseguenza danneggiare i cittadini”.

A differenza di via Piave e via di Francia, l’apertura di un ipermercato a Sestri Ponente andrebbe a interferire con una rete di negozi molto capillare e variegata. “Quando ha aperto la Fiumara è stata messa in ginocchio la rete commerciale di Sampierdarena. Ci sono ancora dei commercianti che sono eroi e stanno tenendo insieme la rete distributiva – racconta Emilio Rimondini, presidente del Civ Cantore Sampierdarena -. Ora un altro colpo viene inferto a Sampierdarena e a Sestri Ponente. Abbiamo chiesto risposte, abbiamo ricevuto garanzie e promesse che non sono mai arrivate”.

Nel frattempo il presidente del Civ di Sestri Ponente, Riccardo Grossi, annuncia che le attività della zona si stanno organizzando per presentare un ricorso al Tar chiamando in causa il presunto mancato rispetto delle norme urbanistiche. Anche su Esselunga a San Benigno i commercianti avevano invocato la magistratura amministrativa dopo che la giunta Bucci aveva ritoccato i confini del centro integrato di via tagliando fuori l’area dove è in corso di costruzione il supermercato (che, in base alla normativa sul commercio, non potrebbe aprire laddove esistano consorzi di negozi di vicinato). Ma l’ultima sentenza aveva dato torto ai ricorrenti.

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A soffiare sul fuoco delle polemiche anche il consigliere regionale Ferruccio Sansa, che oggi ha postato un’immagine a mo’ di manifesto pubblicitario con uno slogan che ricalca la grafica del marchio: “A Genova Sindaco si scrive con la Esselunga”. E aggiunge: “Gli unici progetti su cui l’amministrazione tira dritto sono i supermercati. Supermercati, soprattutto di un marchio che da quando amministra il centrodestra finanzia campagne elettorali ed iniziative di ogni genere. Con la fame di spazi di Genova, non c’erano altre destinazioni d’uso per gli spazi di via Piave, San Benigno e Sestri Ponente? Le truppe di centrodestra diranno: quando amministrava il centrosinistra faceva lo stesso con la Coop. Se fosse così, perché fare lo stesso errore solo con un altro marchio? Per anni il centrodestra ci ha raccontato che con lo sbarco di Esselunga a Genova scenderanno i prezzi di tutti i supermercati. Ci sono prove in tal senso? Qualche genovese si è reso conto di grandi risparmi nel fare la spesa dall’arrivo di Esselunga in città?

Le critiche alla giunta arrivano anche dalle forze di opposizione del municipio di Sestri ponente: “L’apertura di qualsiasi nuova superficie commerciale in maniera invasiva senza una politica del lavoro corrispondente, comporterà solo l’ennesima desertificazione sociale ed
economica – si legge in una nota congiunta – Il progetto originale prevedeva il doppio dei parcheggi gratuiti ad uso per la cittadinanza, un collegamento con la Marina di Sestri e con Piazza Baracca. Non rimane traccia di nulla di tutto questo, mentre grandi aziende come Ansaldo o Acciaierie d’Italia sono in crisi ed il caro bollette sta uccidendo famiglie ed aziende”.

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